Medicina di urgenza Ospedale Ruggi Salerno

Medicina di urgenza Ospedale Ruggi Salerno

 
3.4 (4)
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Il reparto di Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, situata in Largo Città di Ippocrate snc, ha come Direttore il Dott. Antonio Petrocelli (antonio.petrocelli@sangiovannieruggi.it). L’Unità Operativa, ubicata al piano rialzato del corpo A, svolge attività destinata a pazienti che necessitano di un'osservazione prolungata, di una terapia sintomatica protratta, o di un approfondimento diagnostico che consenta di disporre per un veloce rinvio a domicilio oppure per il trasferimento presso un'altra struttura dell'ospedale. L'Azienda Ospedaliera di Salerno, unica sede della facoltà di medicina dell'Università della città, è un ospedale ad alta specializzazione che offre ai cittadini un quadro completo di servizi diagnostici, terapeutici e riabilitativi. Equipe medica: Dr.ssa Attanasio Tiziana, Dr.ssa D’Amore Chiara, Dr.ssa De Angelis Susanna, Dr. De Vita Giovanni, Dr.ssa Ferruzzi Annamaria, Dr.ssa Maisto Angela, Dr. Memoli Mario, Dr. Memoli Matteo, Dr. Narducci Nicola, Dr. Pecoraro Luigi, Dr. Pierro Francesco, Dr. Rizzo Amato, Dr. Scarano Domenico, Dr. Schiano Di Cola Michele, Dr.ssa Sessa Gaetana, Dr. Stinga Francesco, Dr.ssa Vallone Carla Vincenza, Dr.ssa Vitiello Luisa.

Recensioni dei pazienti

4 recensioni

Voto medio 
 
3.4
Competenza 
 
3.8  (4)
Assistenza 
 
3.0  (4)
Pulizia 
 
3.8  (4)
Servizi 
 
3.3  (4)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
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Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

GRAZIE

Grande umanità, professionalità e competenza del Dott. Michele Schiano, che io e mia figlia ringraziamo ancora una volta anche qui. Ha saputo individuare ed affrontare una emergenza con straordinaria attenzione e bravura. Già avevano avuto modo qualche anno fa di apprezzarne lo spessore. E quando è arrivata in ambulanza di notte abbiamo sperato che ci fosse lui.

Grazie, grazie, grazie.

Patologia trattata
Emorragia nasale post intervento effettuato in altra struttura.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Ricoverata per una polmonite, la mia cara nonna è deceduta in questo ospedale. Dopo essere stata (ben) 2 giorni in pronto soccorso e avere avuto la diagnosi attraverso una radiografia, trasferita in Medicina di urgenza ci è voluta un'intera settimana per capire come effettuare una Tac. La polmonite, di origine virale, è stata trattata "seguendo il protocollo", ossia somministrando ossigeno e bombardandola di antibiotici che hanno scongiurato altre infezioni, ma contribuito anche a debilitare ulteriormente il suo organismo e non hanno assolutamente avuto efficacia sul progredire dell'infezione. Se avessimo solo lontanamente immaginato questo trattamento (e questo evitamento delle responsabilità da parte dei medici), avremmo preferito finisse in casa. Volevamo darle una speranza di vita, invece è andata incontro a una fine drammatica e in solitudine. Ormai in coma, è stata trasferita in altro reparto dove abbiamo almeno potuto stringerle la mano, quando ormai non ci riconosceva già più.

Patologia trattata
Polmonite.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Terapia intensiva non adeguata

Mia madre è stata ricoverata in questo reparto già in un grave stato e, nonostante le cure intensive realmente effettuate, non ce l'ha fatta ed è deceduta circa 20 giorni fa. Ci sono stati due giorni, prima della morte, che sembrava veramente migliorata, poi il terzo giorno si è inspiegabilmente aggravata, nonostante i suoi valori di potassio e di emoglobina si fossero stabilizzati grazie alle cure effettuate. Ho cercato di segnalare questo gravissimo cambiamento, ma i medici hanno continuato con loro terapia affermando che non si poteva fare altro e che la situazione era comunque gravissima. Ma l'aspetto più negativo che ho riscontrato, confermato da mia madre più volte, è stato l'assistenza non continua, come invece dovrebbe essere in un reparto di terapia sub-intensiva. C'è stata una situazione di emergenza in cui la frequenza cardiaca di mia madre era arrivata a 180, il dispositivo suonava ma non arrivava nessuno, sono uscita fuori dalla stanza per chiamare qualcuno, ma non ho trovato nessuno. Per non dire delle lamentele di mia madre, che soffriva moltissimo e veniva ascoltata raramente. Addirittura un giorno, la badante che assisteva mia madre quella mattina, per vedere se funzionava schiacciò il pulsante per chiamare qualcuno, e constatò che il pulsante non produceva alcun suono ma soltanto una flebile luce nel corridoio; infatti non arrivò nessuno. Non posso dimenticare l'ultimo giorno in cui sono stata costretta ad andarmene, dato che era trascorsa l'ora in cui mi permettevano di entrare, lasciando mia madre che stava malissimo e che mi chiedeva con una voce debolissima di restare, forse aveva capito che erano i suoi ultimi momenti, e così è stato...
Adesso mi chiedo se c'era qualcuno quando ha avuto questo arresto respiratorio, se è stata soccorsa in tempo.. ma la risposta non la saprò mai e comunque questo non riporterà in vita mia madre.

Patologia trattata
Grave stato di degenerazione dell'organismo.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Professionalità e cortesia - dott.ssa Ferruzzi

Nei sei giorni di ricovero ho riscontrato competenza e cortesia sia a livello medico che paramedico.
In particolare vorrei evidenziare la professionalità e la disponibilità della dott.ssa Ferruzzi, che ritengo semplicemente insostituibile.

Patologia trattata
Pancreatite acuta.