Ospedale Brotzu di Cagliari
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Entrato infartuato, uscito col Covid
Sono entrato per un infarto. Ricoverato in Utic, ho trovato in reparto splendido con personale splendido, che mi ha salvato sottoponendomi ad angioplastica.
Prima del ricovero ero negativo al Covid, così anche all'ingresso in ospedale - tra l'altro ero chiuso in casa ormai da 4 giorni per i dolori al petto (che il mio cardiologo non aveva riconosciuto). Ebbene, il 23 novembre mi trasferiscono nel reparto non intensivo e magicamente mi viene il Covid (sono entrato il 17 novembre).
Ora io dico: ma come si fa a lavorare con così tanta leggerezza?
Come si fa a far prendere il Covid, o comunque un'influenza, ad una persona che ha appena avuto un infarto?
Ma è possibile che in questo Paese siamo messi così in certe situazioni??
Sono certo che nessuno risponderà mai di questo danno a me causato, ma e giusto che si sappia.
Urologia e Trapianto renale
Grazie all'intervento, il Dott. Mauro Frongia e tutta la sua èquipe mi hanno ridato una vita normale.
Sono stato trattato ottimamente sia dai medici, che mi hanno e mi seguono tutt'ora con competenza e professionalità, sia da infermieri e OSS, che hanno dimostrato nei miei confronti un affetto quasi fraterno.
Pronto Soccorso
Probabile attacco di panico seguìto da vomito e diarrea; vengo mandato d’urgenza dalla guardia medica del mio paese al PS del Brotzu. Arrivato alle 8.30 in ospedale, mi mettono su un letto nel corridoio perché non mi reggevo in piedi.
Il pronto soccorso era quasi vuoto per fortuna, solo tre persone prima di me. Invece fino alle sei del mattino del giorno dopo nessuno si è fatto vivo e quando sono andato con le poche forze a vedere perché non mi avessero mai chiamato, erano uno che dormiva e l'altro che giocava al telefono, nel triage.
Da lì me ne sono andato, mi hanno detto di rimanere che era quasi il mio turno, ma ho preferito con tanto di minacce sotto la mia responsabilità, andar via e cambiare ospedale. Solo in Sardegna funziona così?! Il personale si lamenta che sono in pochi, ma quei pochi dormono pagati.
Pronto Soccorso
Per la prima volta al Brotzu (dopo aver passato, anni fa, giorni e giorni per un incidente molto grave).
Mi sono recato questa volta al PS dopo un incidente (non grave) per fortissimi dolori a schiena, collo e torace.
Ho atteso 5 ore per 1 puntura di antidolorifico, poi la dottoressa mi ha dato solo un giorno di convalescenza, per farmi così rientrare subito a lavoro. Lo trovo inconcepibile viste le mie condizioni fisiche ed il dolore.
Incidente stradale grave
Incidente stradale grave: velocità e assistenza con elisoccorso!
Sono pochi i locali a disposizione in chirurgia d'urgenza e manca personale vista la gravità dei trattamenti e gli interventi chirurgici da eseguire.
Pronto Soccorso
Sono stata al pronto soccorso una settimana fa per un malore (ero svenuta due volte nel giro di poche ore).
Dopo più di 3 ore sono andata via senza essere stata visitata e senza che ci fosse la previsione neanche di massima sull’orario in cui avrei potuto vedere un medico.
Nonostante avessi la febbre, sono stata lasciata all’aperto a lungo, poi mi hanno fatto un tampone Covid, risultato negativo. Solo scortesia e poca professionalità da parte degli infermieri presenti, che fanno commenti a voce alta negativi su pazienti e medici. Prima di andare via ho chiesto mi facessero almeno un elettrocardiogramma, che è stato fatto solo perché l’ho chiesto insistentemente.
Situazione complessivamente senza alcuna organizzazione.
Il giorno dopo sono stata costretta ad essere visitata privatamente.
Reparto Chirurgia d’urgenza
Complimenti per la competenza e la grande umanità di tutti gli operatori.
Un grazie di cuore.
Pronto soccorso
Sono andata al pronto soccorso - premetto che ho una aritmia e leggero prolasso valvolare - con exstrasistole continue e sensazioni di svenimento. Presi i parametri, risultavano qualche exstrasistole con tachicardia, codice giallo, quindi sala d'attesa interna. Dopo ore mi chiama un infermiere per un ecg; fatto l'ecg, non risultavano exstrasistole, così sono stata rivalutata codice verde, pertanto attesa un po' più lunga in sala d'attesa esterna per una visita con il medico. Dopo ore avevo di nuovo exstrasistole continue, rientro dentro in sala interna, ma dopo 8 ore nessuna visita, così ho abbandonato il pronto soccorso senza che nessuno se ne accorgesse. Questa è la nostra sanità, e noi pazienti paghiamo le tasse.
Opinioni Cardiochirurgia e reparti connessi
L'ottima assistenza prestata a tutti i livelli, mi fatto dubitare sulla serenità espressa attraverso le opinioni di alcuni pazienti, che tali non sono.
Complimenti e ringraziamenti infiniti al dott. Cirio e al suo staff, al dott. Tramontin, al Dott. Manca e a tutti, nessuno escluso.
Tutti sono stati umani e professionali, il Dott. Cirio poi, che mi ha operato, è veramente un'eccellenza che abbiamo l'onore di ospitare in sardegna.
Grazie a tutti infinitamente.
Cordialmente
Trapianto di cornea per cheratocono
Due anni fa sono stata colpita da cheratocono ad entrambi gli occhi, al destro era in uno stadio più avanzato. Perciò ho fatto il trattamento di mantenimento a Ozieri nell'occhio sinistro, che era quello in cui potevo evitare il trapianto. Ad Ozieri mi hanno consigliato di andare al Giuseppe Brotzu di Cagliari e cercare la dottoressa Simonetta Demontis, che opera con l'ausilio di un chirurgo corneale di Forlì..
Mi sono presentata a Cagliari che ormai all'occhio destro non vedevo più.
Dopo vari esami mi ha proposto il trapianto, che era l'unica soluzione.. Così ho deciso di farlo e dopo qualche mese di lista di attesa.. mi hanno chiamata.
Davvero ho trovato un'altra famiglia.
Fanno gli interventi di trapianto il venerdì e, anche se c'è il fine settimana di mezzo, la dottoressa Demontis è lì che ti supporta e sopporta come un parente.. Questa senza nulla togliere al personale di sala ed infermieristico del reparto.
Insomma, anche se stai affrontando una cosa che psicologicamente ti devasta, loro fanno sì che tu stia comw affrontando una passeggiata con la loro compagnia.
Grazie dottoressa Demontis.. sempre nel mio cuore.
Occlusione intestinale e aneurisma in cardiopatica
Non ci sono troppe parole per descrivere i medici del 7° piano, partendo dal pronto soccorso. Chiamo il 118 e porto mia madre al Brotzu, ove l'hanno fatta restare seduta in una carrozzina dalle 8.30 alle 17.00 senza neanche farla urinare; non ha niente (hanno detto i medici) non c'è urgenza di ricovero.
La riporto quindi a casa ma continua a stare male; altra ambulanza con codice giallo questa volta (non verde) referto: occlusione intestinale grave! Il giorno prima non aveva niente!! Operata d'urgenza, la lasciano in rianimazione mezza giornata, chi dice una cosa chi un'altra (del tipo, vostra madre la sveglieremo piano piano.., invece è stata svegliata quasi subito e portata in reparto) e poi niente terapia intensiva perchè non c'era posto!! Dopo 3 giorni le viene un infarto, non ci dicono niente! Al 5° giorno si aggrava e la portano in cardiologia, terapia intensiva, hanno provato ad intubarla da sveglia! E' deceduta subito dopo.
Reparto di cardiologia pediatrica
Anche se non sono più una bambina già da taaaanti anni, ho comunque il piacere di essere seguita dal Primario della cardiologia pediatrica Roberto Tumbarello, una persona molto gentile, umile e sempre disponibile con me.
Penso che pure la Dottoressa Manca e la Dottoressa Monica Urru siano medici veramente molto competenti.
L'unico problema di questo reparto è la non puntualità: appuntamenti previsti per le 8.00 del mattino che slittano fino alle 13.00... assurdo!
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