Pronto Soccorso Ospedale Camaiore

Ho portato la mia mamma di 84 anni in PS con una grave anemia perché l’appuntamento dal suo medico era troppo lontano. Era la prima volta. Il personale in pronto soccorso ci ha accolto con gentilezza seppur fosse tutto pieno in ogni stanza e ambiente. Le persone non gravi erano rumorose e non rispettavano gli altri, indifferenti a chi aveva problemi seri. Medici ed infermieri inutilmente ci provano ad educare questa gente... Ad ogni modo si vede che chi sta male viene curato bene e con passione. Tutto il resto non conta. Neanche l’orologio.

A seguito di una caduta da bici da corsa, ho avuto bisogno delle cure del pronto soccorso dell’ospedale Versilia, che molte volte viene denigrato. Devo dire chi mi sono trovato molto bene, ho trovato infermieri e medici cordiali e competenti. Sono stato assistito nel migliore dei modi, nel reparto vi erano diversi pazienti che come me avevano bisogno di assistenza, ma tutto ben organizzato nonostante, a mio parere, personale risicato.
Grazie a tutti voi che ogni giorno siete in prima linea per far fronte alle varie emergenze.

Un abbraccio virtuale a tutti gli operatori (e questo non è difficile perché sono quasi tutte donne!). Con simpatia ringrazio e saluto.
Ho trovato cordialità, disponibilità, professionalità. Regnavano il silenzio ed il calore tipico toscano; coccolato più che a casa.
Ci sono stato solo poche ore, ma vi porterò sempre nel cuore.
Grazie.

Mio padre con febbre e disturbi compatibili con il Covid, mancanza del medico di famiglia e della guardia medica, è stato comunque assistito con umanità e professionalità.
Nonostante i casi gravi e quelli con niente, il personale si è dimostrato disponibile. Per fortuna gli è stato anche somministrato il farmaco per il Covid, essendo un anziano a rischio.

Il padre di 62 anni di mia figlia, malato di COVID, per ben 2 volte si è recato al pronto soccorso con febbre, enfisema polmonare, mancanza di respiro. Non è stato ricoverato. La sua compagna, dottoressa del pronto soccorso, si è recata più volte all'ospedale (pur essendo positiva al virus anche lei) portando lui in macchina con polmonite. Dopo pochi giorni è morto. La disperazione e la rabbia della figlia sono incontenibili.
Non si muore solo di coronavirus, ma anche di leggerezza nell'affrontare questa malattia.

Ho avuto l'immensa sfortuna di recarmi in questo Pronto Soccorso a seguito di una caduta accidentale in casa, dolore al braccio e alla spalla sinistra e alla schiena da impazzire. Sono entrata alle 8.50 e mi hanno dato una tachipirina per il dolore… Alle 11.00 mi hanno fatto le lastre e intanto ho atteso in una stanzetta senza aria con i sedili logori e sporchi fra pazienti che tossivano, in corridoio pazienti che gridavano, si lamentavano. Ho atteso fino alle 14.00 chiedendo ripetutamente di poter essere vista da un ortopedico, ma con una grande indifferenza mi rispondevano che potevano volerci chissà quante ore visto che c'era un solo medico che si occupava sia del Pronto Soccorso, sia di operare in sala operatoria! Mi sono sentita male fino a provare nausea e ho deciso di andarmene. E' una vergogna, in più di 5 ore il "Pronto Soccorso" mi ha fornito solo una tachipirina e fatto delle lastre e poi sono rimasta abbandonata dolorante su un sedile sporco e logoro. E' davvero un'indecenza. Ma come è possibile che esista una gestione simile di un pronto soccorso che deve rispondere a molte migliaia utenti provenienti da tutta la Versilia e toscana nord?

Ho constato, purtroppo, l'efficienza e la professionalità del pronto soccorso e del reparto di medicina d'urgenza.
Medici ed infermieri e tutto il personale sanitario hanno dimostrato un alto livello di professionalità, non posso fare altro che ringraziare tutti, ovviamente sperando di non fare più ricorso alla struttura sanitaria.

Sono il francese Jean-Yves Boue, naufragato il 27 aprile 2016. Voglio ringraziare tutto il personale ospedaliero che ha mostrato grande abilità nei miei confronti, dandomi anche un sacco di calore umano. Grazie Dr.ssa Rossella Dal Porto, grazie dottor Paolo Martinelli, grazie agli infermieri, a Rosette e all'infermiera che mi ha portato un croissant il giorno 28 mattina; e grazie a tutti gli altri. Grazie Mille.

Non mi soffermo a commentare la pazienza che ogni cittadino dovrebbe avere quando arriva in P.S., In quanto è il sistema alla base che andrebbe rivisto a tutto campo! Trovo inutile inveire nei confronti del personale che, visto di persona, non si ferma un attimo! Sono entrata al P.S. il giorno 7 luglio 2015 alle ore 13.30 circa, direttamente dalla spiaggia lido di Camaiore dove ero in vacanza; spaventata e sofferente, in un ospedale che non conoscevo con volti altrettanto sconosciuti. Quando, arrivato il mio turno, la dott.ssa BEATRICE CHERUBINI dopo aver ascoltato altri pazienti, mi si avvicina, mi ascolta e, mai accaduto, mi accarezza, mi dà un bacio sulle guance e mi abbraccia, come fossi una parente! Mio Dio, non dimenticherò MAI quel momento! Penso davvero di aver incontrato un angelo! A parte la sua competenza e professionalità che ho potuto notare in seguito (un giorno e mezzo al P. S. e un giorno e mezzo in reparto medicina di urgenza) la forza che mi hanno dato quei gesti, nessuna medicina sarebbe stata in grado di sostituirla! Grazie, cara dottoressa, auspico dal più profondo del cuore che questa mia recensione DOVUTA, venga letta da quei medici "tromboni " che col loro sussiego, alterigia e spocchia, ti fanno sentire il problema per il quale ti trovi, tuo malgrado, catapultato in un P. S., ancora più grave! Quindi, poiché sono dell'avviso che "tutto quel che è dato, è avuto" cara Dott.ssa, sono più che certa che Lei, avrà, in un'ottica futura, tanto tanto bene. E che Dio la benedica!

Entrato con ritenzione urinaria acuta dovuta alla chiusura dell'utetra per un calcolo, sono stato vittima di un "massacro" dell'uretra da parte di tre infermiere diverse, che con la loro mancanza di perizia mi hanno creato tre (!!!) false vie e una lesione utetrale importante che tutt'oggi è ancora da risolvere. Fermo restando che mi hanno fatto attendere con vescica al limite per oltre quattro ore... solo dopo avermi massacrato per oltre venti minuti l'uretra, hanno pensato bene di rivolgersi all'urologo.
Questi non sanno veramente come trattare un caso così: scriteriati!

E' vergognoso il modo di procedere del Pronto soccorso, soprattutto di notte. Porto mia figlia dopo che un gruppo di ragazzetti che procedevano in bici contromano le hanno fatto fare un incidente in motorino ad una rotatoria di lido alle 22.30.
Alle 1.30 la guardano, alle 2.30 ancora niente per la lastra.. alle 3.00 dico che ce ne andiamo perchè mia figlia non ce la fa più.. veniva dal lavoro ed era in piedi dalle 5 della mattina; aveva il ginocchio destro e la gamba bruciati dall'asfalto, ma niente di rotto diceva il medico. Ok, allora andiamo. A distanza di qualche mese arriva a casa il CONTO da pagare.. COSA? che conto?? Dato che non era moribonda, si paga??!