Dettagli Recensione

 
Ospedale San Giuseppe di Empoli
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Parto

Ho partorito in questo reparto ad aprile 2016 e vi racconto come sono andate le cose.
Una mattina dovevo fare il tracciato e la visita e, in base ai vari parametri e anche alle mie condizioni di salute (pressione alta, diabete), l'ostetrica e la dottoressa decidono che dovevo ricoverarmi per partorire. Chiaramente io sono andata nel pallone perché non me lo aspettavo, non avevo preparato ancora niente ecc. ecc.. e poi avevo anche un po' paura perché loro parlavano della mia pressione troppo alta (cosa che contribuivano a farmi salire..), delle mie gambe gonfie eccetera. Comunque tra paure e qualche pianto sono tornata a casa, ho preparato le mie cose e la sera sono arrivata in reparto. Ad un certo punto passa la mia ex dottoressa (che avevo pagato privatamente per farmi seguire fino alla fine) e mi dice che le hanno riferito le mie ansie e che pensa che io debba parlare con una psicologa. Io le rispondo "ok" (per me era solo parlare un po' con qualcuno), arriva questa dottoressa ,parliamo almeno un paio d'ore dì tutto e alla fine mi dice che non capisce il motivo per cui sia stata chiamata, che insomma io non avevo niente che non andasse...
Dopo un paio di giorni decidono di farmi partorire, mi inducono il travaglio ma durante le contrazioni notano che il battito del bambino diminuiva quando io spingevo, così decidono di farmi un cesareo d'urgenza... La mia dottoressa nel frattempo era "scomparsa" ed io sono stata costretta ad affidarmi a degli "estranei". Alle 19:18 nasce il mio splendido bambino, l'unico angelo in quella stanza, dato che da quel momento inizia un altro incubo.
Torno in camera sempre un po' dolorante e frastornata e subito arriva un'ostetrica che preme in maniera molto energica sulla ferita... un dolore inimmaginabile. Poi ne arriva un'altra che incurante del fatto che io non potessi muovermi, mi lascia il bambino vicino al seno sinistro e lui scivola sotto... Il latte tarda ad arrivare ma loro imperterrite continuano a dirmi di farlo attaccare, cosa che mi può stare anche bene perché era anche una mia priorità, ma se il latte non usciva, non usciva! Una di loro ha visto che con mia cugina abbiamo provato tutta la notte ad attaccarlo, ma durava poco perché il latte che usciva era troppo poco... Il bambino aveva fame e per colpa loro aveva perso più di 200 grammi in due giorni. Una notte ho chiesto ad una di loro di darmi un po' di latte e me lo ha negato.. Il bambino piangeva tanto e così poi è arrivata un'altra con una siringhina di latte. ;io marito l'indomani si è fatto sentire dicendo che era vergognoso che mi fosse stato negato il latte.. Da quel momento in poi è iniziato l'inferno: personale scontroso e maleducato nei miei confronti, infermiere romano e caposala molto, molto cafoni.
Me ne sono andata via il terzo giorno senza salutare nessuno. Solo un paio di signore sono state molto gentili con me (una Oss e un'infermiera della nursery) e volete sapere una cosa? Il pomeriggio a casa il mio seno si è gonfiato tanto ed è arrivato il latte... non ho allattato tanto (4 mesi), ma di certo non ero io che non volevo attaccarlo al seno come mi veniva detto. Ed è una delle cose più belle!!!! Quindi ragazze/ donne, in uno dei momenti più belli della vita, fate dei sacrifici, allontanatevi se necessario ma rivolgetevi ad un reparto dove c'è personale preparato e, perché no, anche garbato.
Ultima cosa: oltre alle signore citate, un plauso a due dottori che hanno tanta esperienza alle spalle, senza fare nomi. La mia dottoressa di Firenze, oltre ad avermi rimproverata per non averla contattata durante il ricovero, mi ha detto che avrei potuto sporgere denuncia. Io non l'ho fatto e non lo voglio fare, perché ho con me la persona più importante della mia vita, è un bambino favoloso.. Ma non potevo far passare la mia esperienza inosservata.

Patologia trattata
Parto cesareo.

Commenti

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Inviato da Silvia
21 Giugno, 2017
Ciao, anche io ho partorito ad Empoli, ma a gennaio. Parto naturale, assistita in stanza solo da due ostetriche e per fortuna è andato tutto bene. Si è presentato un ginecologo dopo sette ore di travaglio per domandare se fosse tutto a posto. Non ho visto anestesisti né altre figure.
Anche io ho avuto problemi con l'allattamento al seno e anche a me ripetevano in continuazione di attaccarlo e lui piangeva in continuazione. Al secondo giorno già non aveva più neanche la forza di attaccarsi e aveva già perso 300 grammi... Da lì ebbe un episodio di cianosi, solo la sera mi viene chiesto se non sarebbe stato il caso di dargli un po' di latte in formula..
Al momento delle dimissioni veniamo trattenuti per l'episodio di cianosi per altri sei giorni. NB: alla nascita aveva 10-10 apgar. Dunque, gli vengono fatti esami su esami, eeg, ecg, prelievi ecc. e anche sondini, perché piangeva e davano la colpa al mal di pancia. Al secondo sondino del giorno, altra cianosi... Insomma, al sesto giorno, con esiti tutti normali, mancava solo il trasferimento al Meyer per visita al centro Sids, ma io firmo e me lo porto a casa per improponibile trasporto con ambulanza.
Dopo due giorni vengo ricoverata io per mastite dovuta a stafilococco. Mi dimettono dopo una settimana. Ecco, forse tutto questo si poteva evitare nutrendo il bambino con latte artificiale? Credo di sì. Qualora vogliate o dobbiate partorire, esigete una equipe in sala travaglio ed esigete il latte artificiale.
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