Dettagli Recensione

 
Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Gentilezza e cortesia

Sono Elena Frigerio, figlia di Frigerio Giancarlo (nato a Milano il 17-08-1950). Mio papà era un vostro fidato paziente, faceva da voi dialisi (reparto che lui adorava), aveva subìto l'amputazione della gamba destra e del piede sinistro (equipe dott. Viani), era in cura da voi per cuore e diabete: in poche parole, come dicevo sopra, era davvero un vostro fidato paziente, parlava benissimo di voi, elogiava tutti e tutto, dalla persona che si occupava delle pulizie alla persona che dava i pasti, dall’infermiere al dottore. Lui era un vostro “fans”.
In data 8-05-2020 alle ore 23.40 mio papà si è spento c/o il vostro PS causa setticemia post occlusione intestinale.

Ecco, purtroppo non ricordo il nome della dottoressa e dell’anestesista ma, in un mondo dove è semplice fare critiche sull’operato di medici, infermieri etc., io ci tengo (nonostante la tragica scomparsa) a fare dei ringraziamenti davvero profondi a queste persone che in un momento così delicato per noi, con una pandemia mondiale che li ha costretti a darci la notizia ad un metro di distanza, hanno avuto un’umanità e un rispetto così grandi e assoluti che al solo ricordo mi commuovo. Della dottoressa (chirurga) non potrò mai dimenticare il suo sguardo chiaro, quello sguardo che sembrava soffrire con noi, quello sguardo sincero, ha fatto del nostro dolore anche un po' il suo, ha cercato in tutte le maniere di trovare le parole più adeguate per farci affrontare il nostro dolore senza essere invadente ma totalmente a nostra disposizione… Ricordo ancora quella sera in questo pronto soccorso la sua immagine, il suo dolore, i suoi occhi, ricordo ancora le parole dell’anestesista quando ci ha detto che le possibilità di riuscita dell’operazione erano pari a zero (ebbene sì, il mio papa era cosciente quindi aveva deciso di farsi operare), ricordo ancora la loro sicurezza nel dirci che il mio papà non aveva sofferto. Ricordo tutto e voglio ringraziarli da parte di tutti noi, di tutta la mia famiglia perché è davvero stata importante la loro UMANITA’, che non è così tanto scontata però noi l’abbiamo avuta, perché hanno capito che oltre al dolore c’era la nostra preoccupazione per esito tampone Covid-19 (poi risultato negativo). Appena arrivato l'esito (h 1.15 di notte del 9 maggio) ci ha chiamato direttamente la dottoressa per tranquillizzarci - come ha detto lei al telefono "una magra consolazione in questo immenso dolore".
Grazie, perché so che il mio papà non è morto da solo (noi non siamo potuti entrare) perchè questi angeli lo hanno accompagnato verso la fine, non l’hanno mai lasciato solo (era brutto per noi famigliari saperlo dentro da solo e noi fuori) invece non era solo, c’erano loro con lui a sostenerlo, GRAZIE.

Ringrazio anche tutti gli infermieri che c’erano in pronto soccorso per il loro rispettoso silenzio, per il loro rispettoso sguardo. GRAZIE.

Ancora grazie.
Frigerio Elena

Patologia trattata
Setticemia post occlusione intestinale.

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