Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Pavia
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Ricovero in RRF1

Mio padre, ricoverato in RRF1 dopo un investimento automobilistico, ha trovato un clima rigido, le infermiere sono prepotenti e indisponenti con la prosopopea di chi sa di essere intoccabile, la caposala, la signora Lorenzoni, è arrogante e per nulla disponibile .
Degno di nota in positivo è invece il primario Dottor FELICETTI.
Avevamo avuto da lui il permesso di entrare quando volevamo, ma la suddetta caposala ci urlava che non lo permetteva.. ok non si è più andati...
Se suonava il campanello di notte non andavano o, se andavano, erano arrabbiate e assonnate.
Le camere sono vecchie e scrostate e nella notte, per un non ben specificato motivo, aprono tutti i rubinetti per mezz'ora.
Ascensori piccoli e molte parti scrostate.

Patologia trattata
POLITRAUMA.
Punti di forza
IL PRIMARIO.
Punti deboli
LA CAPOSALA E LE INFERMIERE; LA STRUTTURA VECCHIA E FATISCENTE.

Commenti

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Inviato da CIRO
01 Febbraio, 2014
CONDIVIDO IN TUTTO CARO GIORGIO, LE INFERMIERE, TRANNE UNA, SONO INTRATTABILI E LE OSS, TRANNE UNA, LA STESSA COSA. LA CAPOSALA E' PEGGIO..
SAI COSA MI HA RISPOSTO UNA OSS ALLA QUALE HO FATTO LEGGERE LA TUA OPINIONE? CHE NOI ANDIAMO D'ACCORDO..
L'UNICA PERSONA CON LA QUALE SI PUò SCHERZARE E PARLARE SERIAMENTE E' IL MAGICO DOTT. FELICETTI.
Inviato da monica lorenzoni
03 Febbraio, 2014
Carissimo Sig. Giorgio, essendo io citata personalmente nel suo commento, credo di avere il diritto di conoscere la sua identità e quella di suo padre. Potrei così rispondere, insieme al personale infermieristico, in modo circostanziato e puntuale alle sue accuse. Svolgo la professione infermieristica da trent'anni e sono sicura di NON essere sempre riuscita ad accontentare in tutto i pazienti, di NON essere risultata simpatica a tutti e di NON riuscire sempre a soddisfare tutte le esigenze dei pazienti. Ma SICURAMENTE non ho MAI urlato contro pazienti e familiari. Altrettanto il personale infermieristico che collabora con me, nè tanto meno di non rispondere alle chiamate dei pazienti. Di questo ne sono certa e difenderò tale posizione se Lei ritiene utile confrontarsi con me e i miei operatori. Sono una professionista e come tale desidero venga rispettato il mio ruolo e la mia reputazione. Si faccia riconoscere e mi contatti pure; sarò lieta di incontrarla e chiarire in modo diretto tale situazione. Capisco che l'anonimato faciliti le esternazioni, ma in questo specifico caso le accuse mi sembrano molto pesanti e lesive della mia professionalità e di operatori sanitari che lavorano quotidianamente cercando di fare il meglio possibile per i pazienti. La saluto e resto in fiduciosa attesa. Monica Lorenzoni
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