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Signora Patrizia, io posso capire il suo dolore, di questi tempi nessuno è esente di aver provato la perdita di persone care anche più giovani, ma non per questo bisogna trovare a tutti i costi un colpevole o dei colpevoli; non è così che funziona per talune malattie che nella statistica possono avere esito infausto. L'acredine che lei ha verso medici e infermieri per me è surreale, io non penso che medici e infermieri quando vanno a lavorare partono da casa pensando oggi vado a fare morire un malato, loro sono li per curare ed assistere il malato ma non hanno la possibilità di fare i miracoli, non possono superare il disegno divino che ciascuno di noi ha. Per cui visto che nostro Signore ci ha dato il dono della rassegnazione altrimenti impazziremmo, pensi con serenità alla persona cara persa e non porti rancore nei confronti di persone che giornalmente danno aiuto a tanti pazienti nonostante siano in pochi cercano di dare il meglio e ringraziamo il buon Dio che queste persone esistono. I rancori inaridiscono i cuori e ci fanno stare male.