Dettagli Recensione

 
Ospedale San Camillo di Roma
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Onore alla Sanità Pubblica d'Italia

La mia è, probabilmente, una storia comune tra le tante che si vivono nell’Ospedale San Camillo di Roma all’interno del Reparto di Chirurgia Vascolare diretto dal Professore Nicola Mangialardi, ma desidero brevemente raccontarla comunque, perché ciò vuol essere un piccolo tributo di riconoscenza a chi si dedica quotidianamente, con passione e professionalità, alla salvaguardia del bene più prezioso ed inestimabile che abbiamo: la salute.
Sono, a Roma, un Dirigente Medico-Legale del Coordinamento Generale Medico Legale di un importante ente previdenziale e, come accade a tanti, anche a me è capitato un giorno di dover passare dall’altro lato della linea di confine che ci separa dai Pazienti; e questo a causa di un aneurisma dell’aorta addominale associato ad arteriopatia obliterante degli arti inferiori, con occlusione dell’iliaca destra, che mi rendevano ormai molto difficoltose, e dolorose, sia la deambulazione che lo star seduto.
Così, ricoverato nel Reparto di Mangialardi, sono stato preso in cura dal Professore Carlo Cavazzini, Chirurgo Vascolare che lì opera e che, intervenendo due volte, prima nel febbraio scorso e poi il 16 aprile successivo, mi ha posizionato un’endoprotesi aortica ed alcuni stent nell'iliaca per contrastare con il bisturi la patologia che m’affliggeva. Il risultato è stato eccellente: appena due giorni di ricovero ed ho sùbito dopo ricominciato a camminare ed iniziato a riprendermi la mia vita “normale”.
Fin qui è tutto come ci si può aspettare da un tale Reparto ospedaliero d’alta specializzazione. Ma, al di là delle aspettative, ciò che mi rimarrà sempre nella mente è la sua efficienza, sia sul versante della professionalità del Personale Medico e Paramedico che su quello della gestione della struttura, così come rimarrà sempre nel mio cuore il calore umano e l’empatia che in quel Reparto riempie le stanze della sofferenza; forse perché coloro che lì svolgono la propria attività hanno davvero compreso il senso di quell’“Alleanza Terapeutica” tra Medico e Paziente che tanto riempie libri e discorsi e che, purtroppo, non tutti realizzano nel nostro Paese. Ed in particolare, la mia gratitudine è rivolta al dr. Carlo Cavazzini, il Valoroso Chirurgo Vascolare che, con occhi attenti e presenti, ha reso il percorso ospedaliero della mia malattia un evento da comprendere, accettare, combattere e vincere; sempre accompagnandomi, con una parola o pur con un silenzio condiviso, in un percorso lungo il quale mi è sembrato che volesse continuamente dirmi che lui c’era e che ce l’avremmo fatta.
Grazie, di cuore. Vincenzo RIO

Patologia trattata
Aneurisma aorta addominale.
Arteriopatia obliterante degli arti inferiori con occlusione iliaca destra.

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