Dettagli Recensione

 
Ospedale San Camillo di Roma
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Infezione peritoneale

Nel 2012 ho partorito con taglio cesareo presso l'Ospedale San Camillo di Roma.
L'intervento non sembrava aver presentato particolari problemi, ma con il passare dei giorni i dolori nella zona addominale non si attenuavano, mi è venuta la febbre a 39 °C, pertanto il dottore di turno ha richiesto un RX ed una TAC addome con contrasto.
La TAC ha evidenziato una raccolta di fluido disomogenea in sede sottocecale, altri nuclei gassosi liberi nell'addome e nell'ambito dei muscoli retti.
Il medico del Reparto ed il chirurgo che ha praticato il cesareo mi hanno spiegato che si trattava di una complicanza legata al versamento di sangue nell'addome avvenuto durante l'intervento, che si era infettato e che aveva causato la paralisi intestinale (ileo dinamico). Hanno quindi detto che avrebbero provato con una terapia antibiotica per circa una settimana e che, se non avesse avuto successo, sarebbe stato necessario intervenire chirurgicamente.
Purtroppo la cura di antibiotici ed antivirali non ha prodotto risultati, tanto che al controllo strumentale successivo l'infezione risultava progredita, e vi era la presenza di ascessi.
Sono stata quindi sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico per laparotomia d'ascesso peritoneale, che ha comportato l'inserimento in sede di tre drenaggi.
Dopo alcuni giorni di drenaggio e di ulteriore cura antibiotica, la situazione è andata migliorando, con la scomparsa della febbre, anche se i dolori addominali persistevano pertanto ho effettuato visite specialistiche presso due diversi gastroenterologi privatamente.
Dopo interminabili giorni di terapia, analisi e digiuno, finalmente dopo un mese dal parto sono stata dimessa.
Quale ultimo aspetto, cui non ho accennato precedentemente, voglio sottolineare che il bombardamento di antibiotici cui sono stata sottoposta, unitamente alla necessità di effettuare esami strumentali con liquidi di contrasto radioattivi, al digiuno e alle precarie condizioni di salute, mi hanno costretta mio malgrado ad interrompere l'allattamento al seno per non correre il rischio di pregiudicare la salute del mio bambino.

Patologia trattata
Infezione peritoneale da parto cesareo.

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