Dettagli Recensione

 
Ospedale San Camillo di Roma
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Pessima esperienza al Pronto Soccorso

Ho scelto di partorire il mio terzo bambino al San Camillo, dopo l'esperienza positiva vissuta con i primi due negli ultimi sei anni. E se non fosse per quanto accaduto al pronto soccorso ostetrico, direi ancora che è uno dei migliori ospedali a Roma in cui partorire. Ho avuto un travaglio velocissimo iniziato di notte a casa con contrazioni ogni due minuti. Dopo una corsa folle in auto, sono arrivata al PS del reparto maternità in condizioni critiche, non riuscivo a stare in posizione eretta a causa delle contrazioni così ravvicinate da togliermi il fiato, tant'è che sono entrata stando a carponi su una sedia a rotelle. In più, la paura di non arrivare in tempo in ospedale mi aveva gettato in uno stato di panico e ansia. Al mio arrivo vengo 'accolta' da due ostetriche che alla mia disperata richiesta di aiuto, rispondono con totale e aberrante noncuranza, dando per scontato che stessi inscenando un dramma spropositato rispetto alla mia reale condizione, nonostante avessi detto che si trattava del terzo figlio. Non solo mi esortano ripetutamente ad alzarmi da terra senza neppure tendermi una mano, ma mi incalzano con un protocollo di domande (quanti figli avessi già, quando erano nati, ecc..) a cui faccio fatica a rispondere. È l'una e mezza di notte. Al termine dell'interrogatorio mi dicono che devono visitarmi per sentire se c'è battito (?) e pretendono che io mi alzi e mi sdrai sul lettino. Non riesco a sollevarmi da terra, imploro ancora aiuto e loro mi rispondono che io non collaboro: per questo sono stata lasciata sul pavimento. Attendono ancora qualche minuto, in piedi davanti a me, per vedere se i miei sforzi mi avrebbero fatta alzare; poi una di loro, spazientita e infastidita dai miei lamenti, chiama il blocco parto segnalando la situazione e la loro impossibilità (nonostante l'impegno profuso?) ad accertare il mio stato.
Solo all'arrivo dell'ostetrica della sala parto, che mi aiuta finalmente ad alzarmi e a sdraiarmi sul lettino, una delle due si accorge che la testa del bimbo è quasi fuori. Con l'aiuto di mio marito mi portano di corsa in sala parto, non faccio neppure in tempo a spogliarmi: mio figlio nasce dopo due spinte.
Ringrazio l'ostetrica Martina che ha fatto nascere il mio bambino e quella notte è apparsa come un Angelo al PS, mentre due colleghe troppo saccenti, inadeguate e svogliate mi mostravano di quanta poca umanità erano capaci.
Non conosco i loro nomi, né potrei riconoscere il loro volto, visto che la maggior parte del tempo trascorso insieme io ero con la faccia a terra..
Sconsiglio fortemente a chiunque di passare per questo purgatorio, dove professionalità e comprensione non sono un requisito di chi ci lavora.

Patologia trattata
Parto spontaneo.

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