Dettagli Recensione

 
Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

La tecnica migliore per l’ernia inguinale

Sintesi: la tecnica del prof. Sorge per l’operazione di ernia inguinale è la migliore. 12 anni di dati statistici lo confermano.

La prima impressione che suscita il Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco di Napoli è disorientante specie se confrontato con molti ospedali del nord: l’edificio avrebbe bisogno di una importante ristrutturazione e il quartiere è molto caotico e per certi aspetti poco rassicurante. D’altronde è un ospedale balzato alla cronaca per infiltrazioni malavitose e per episodi eclatanti di trasandatezza come le famose formiche su pazienti intubati.
Il biglietto di presentazione della struttura non è invitante ma vi invito a non fermarvi alle apparenze.
Io stesso ho riscontrato molto stupore fra i miei conoscenti quando ho comunicato l’intenzione di farmi operare lì invece che in uno qualsiasi degli ospedali della mia regione, la migliore in Italia per organizzazione sanitaria e meta di pellegrinaggio da altre regioni, Campania inclusa.
Invece la mia scelta non solo è stata ben ponderata ma a posteriori mi permetto di dire che ho addirittura sottovalutato l’estrema professionalità e valenza del Day Surgery del dr. Sorge, anzi del prof. Sorge visto i tanti corsi che lo hanno visto come docente.
Sono ingegnere e per questo la mia ricerca si è basata esclusivamente sui dati, sul confronto statistico e sulla proposta tecnica, tralasciando volutamente vacui elementi pubblicitari o di marketing: in mezzo a tutte le proposte su internet la presenza del prof. Sorge si staglia per l’efficacia dei risultati e per l’approccio estremamente concreto votato in maniera quasi integralista al beneficio del paziente.

Anzitutto ho trovato estremamente apprezzabile la trasparenza e la divulgazione tecnica del Prof. Sorge che sul suo sito non fa pubblicità a se stesso (e onestamente avrebbe ampio titolo a farlo) ma condivide la metodologia dell’ernioplastica, addirittura con un manuale liberamente disponibile, filmati, dati e iniziative in un’ottica quasi open source. Non c’è un segreto da nascondere o dei colleghi da battere: l’obiettivo del Prof. Sorge e del suo team non è solo, come tanti dicono, di curare il paziente ma GUARIRE il paziente. Per ottenere questo è necessario conoscere una metodologia di intervento che permetta di risolvere i problemi delle tecniche tradizionali.
L’intervento di ernia inguinale è l’intervento chirurgico più frequentemente eseguito nelle sale operatorie di tutto il mondo, ma forse per questo viene sottovalutato e viene eseguito anche da chirurghi generalisti. Una cosa che ho imparato: andate a farvi operare dove volte ma scegliete un hernia center, un centro specializzato in interventi di ernia, andate cioè da chi di ernia se ne intende. Altrimenti si verificano complicazioni da pelle d’oca: quasi un paziente su tre ha problemi di dolore cronico post operatorio. Dolore continuo, persistente, giorni, mesi, anni dopo l’operazione. Se questa operazione è così diffusa, a mio parere non si può ammettere la possibilità di un esito invalidante.
L’operazione di ernia inguinale deve garantire che l’ernia non si ripresenti, non vi sia cioè una recidiva, e che non vi sia dolore, non solo nei giorni successivi all’operazione ma neanche in futuro.
Il prof. Sorge 12 anni fa ha, con umiltà, imparato la tecnica APOM sviluppata dal Dr. Chastan e l’ha applicata su migliaia di pazienti perfezionandola al punto che tale tecnica oggi ha il suo nome.
La tecnica del Prof. Sorge annulla il rischio di recidive e di dolore post operatorio.
Punto.
Possiamo addentrarci nei tecnicismi, ma quello che importa per noi pazienti è tutto qui. Ancora:
La tecnica del Prof. Sorge annulla il rischio di recidive e di dolore post operatorio. Punto.
Per questo quando ho confrontato la tecnica del prof. Sorge con altre basate su robotica, neologismi o su altisonanti termini inglesi mutuati dal merchandising più che dalla medicina non ho avuto dubbi: dati statistici alla mano, con la tecnica del Prof. Sorge non ci sono recidive e non ci sono problemi di dolore.
Punto.
Trovo anche molto rassicurante che il prof. Sorge applichi la stessa metodologia vincente a tutti i casi, non solo ai più gravi: non fa una classificazione del cliente per decidere se vale la pena usare la tecnica migliore e più impegnativa, e non fa, come altri sbandierano, una chirurgia “tagliata sartorialmente su misura”, termine che a mio personale parere nasconde una finta scelta per il paziente in realtà riassegnata alla struttura sanitaria. Il prof. Sorge puro e crudo applica la stessa tecnica vincente a tutti i pazienti.
Anche questa assenza di interpretazioni e di sorprese mi ha fatto propendere per farmi operare al Day Surgery del Prof. Sorge al Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco di Napoli. Mi sono fatto quasi 650 km di viaggio per andare in un ospedale brutto esteticamente, ma con chirurghi capaci e con una tecnica all’eccellenza. Molto meglio che andare in un ospedale a 20 chilometri dove dover poi tornare ogni giorno per problemi di dolore cronico.
Peraltro il San Giovanni Bosco è molto naif e trasuda dello spirito partenopeo con presenze spesso folcloristiche per non dire macchiettistiche specie se confrontate con la freddezza asettica del nord, ma personalmente ho riscontrato durante tutti gli esami la massima pulizia degli ambienti e l’estrema professionalità di medici e operatori e in più un’attenzione e una disponibilità straordinari al paziente, trattato sempre con sincero rispetto e calorosa empatia. E lo dico da persona estremamente diffidente verso le strutture sanitarie da sempre.
Il Day Surgery del Prof. Sorge è poi un mondo a parte: quando ci si entra cambiano le luci e i suoni. Una svizzera sanitaria che supera per pulizia e organizzazione le migliori cliniche del nord. Tutti gli operatori hanno attuato un protocollo collaudato ed efficiente pur mantenendo un attento monitoraggio delle mie condizioni e del mio stato d’animo: considerate che sono un fifone estremo con propensione ad attacchi di panico e che la mia soglia del dolore è bassissima.
Sulla base del quadro medico, l’anestesista, il dr. Scarano, ha optato per un’anestesia spinale. Durante tutta l’operazione ha verificato che la mia situazione fosse stabile e in particolare ha evitato che avessi situazioni di disagio o addirittura di panico. Il risultato è stato che io, che di solito scappo (letteralmente) dalla poltrona del dentista, non mi sono accorto dell’inizio dell’operazione e non ho sentito nessun dolore. Incredibile!

Dirò di più: sono uscito dalla sala operatoria alle 14.15 e alle 15 l’anestesista mi ha aiutato ad alzarmi e a reggermi in piedi. Ci sono riuscito e senza dolore. Nuovamente incredibile! Solo una competenza tecnica e una maestria operativa di eccellenza può consentire risultati del genere.

Nella sala operatoria il team è estremamente focalizzato sul paziente e sul buon esito dell’operazione: l’atmosfera non è però cupa e seriosa, ma tende a sdrammatizzare quasi ad essere leggera, ma mai ridanciana o superficiale. La sensazione che si percepisce è di un gruppo di professionisti che interagiscono in un meccanismo collaudato dove ognuno svolge con valenza il proprio compito senza perdere la concentrazione ma anche senza inutili maschere seriose e senza tenere atteggiamenti impersonali: la comunicazione con il paziente è continua e rassicurante.
Veramente una bella squadra di cui purtroppo non conosco i nomi: ricordo e ringrazio vivamente il dr. Muto che mi ha accompagnato anche nella preparazione ma che ha soprattutto operato direttamente con il prof. Sorge ma anche tutto il personale infermieristico, veramente disponibile a risolvere ogni mia necessità e per questo meritevole della mia fiducia.

Alle 16 sono stato dimesso e camminando nuovamente sulle mie gambe seppur con grande prudenza sono uscito dall’ospedale e ho raggiunto il taxi.

Il giorno dopo il Day Surgery mi ha telefonato per aggiornamenti sul mio stato di salute: il paziente non è mai lasciato solo.
Sinceramente ho preso del paracetamolo per evitare il dolore e sono rimasto disteso per la maggior parte del tempo, ma per me che non sopporto il dolore è stato tutto assolutamente gestibile.

48 ore dopo, da solo, ho raggiunto l’ambulatorio del prof. Sorge per cambiare la medicazione e sempre da solo, borsa (leggera) in spalla, sempre con grandissima cautela e accorta lentezza, mi sono fatto 4 ore di treno e poi un’ora di guida. Da solo e senza problemi. Ovviamente evitando incoscienze ed esagerazioni.

Ma veramente di cosa stiamo parlando?

Il Prof. Angelo Sorge con la sua equipe costituisce un’eccellenza nella chirurgia dell’ernia inguinale e stupisce che non abbia il dovuto risalto.
Attenzione non tutte le reti sono uguali. La rete chirurgica che utilizza per riparare è diversa da tutte le altre reti: i piccoli ganci di cui è dotata ne consentono il posizionamento senza suture, senza colle e senza punti. La rete si autoposiziona, si autoancora e nel tempo si semiassorbe. Semplice ma efficace.
Perché questa tecnica non viene usata in tutte le chirurgie? Un problema di costi? Ritengo invece che sia un problema di disponibilità ad imparare: la rete usata è molto simile, come logica di funzionamento, al velcro e disporla sui tessuti richiede una tecnica di manualità ben codificata. Un errore di posizionamento non solo la vanifica ma rende anche difficile fare correzioni. Questa tecnica va imparata e il Prof. Sorge la insegna: occorre però mettersi in gioco per impararla.
Ovviamente tutto questo è un mio giudizio personale, quindi potrebbe essere considerato a rischio di condizionamento dall’essere paziente e quindi in condizione di fragilità psicologica e non obiettività. Mia moglie, che mi ha assistito durante i preparativi e l’operazione in ospedale e che per questo è stata sottoposta come me immediatamente anche a test COVID-19, si occupa per lavoro di divulgazione scientifica e medica sui network televisivi nazionali: quotidianamente quindi ha a che fare con le eccellenze di medici e ospedali di tutta Italia e per questo ha un’esperienza e una visione molto più professionali di me e ha confermato in toto la mia analisi e le mie impressioni. Il Day Surgery del prof. Sorge è un’eccellenza.

Patologia trattata
Ernia inguinale dx.

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1  
 
Per Ordine 
 
Inviato da Antonio Alveario
07 Luglio, 2020
Gentilissimo Paride,
nel rallegrarmi per il felice esito del suo intervento di ernia inguinale dx e nel congratularmi con l'eccellenza ospedaliera dell'hernia center di Napoli diretta dall'esimio Dott. Angelo Sorge, vorrei metterla al corrente che di recente sono stato operato di ernia inguinale sx alla Clinica Orestano di Palermo dal Dott. Beniamino Sacco con retina autoposizionante, autoancorante e autoassorbente e grazie a Dio e al Dott. Sacco non ho alcun dolore cronico e godo di ottima salute.
Cordialità.
Antonio Alveario
1 risultati - visualizzati 1 - 1