Dettagli Recensione

 
Policlinico Umberto I di Roma
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Audiologia infantile

Siamo andati all'Audiologia Infantile con mio figlio su consiglio della ASL, per un problema di linguaggio. Ci hanno messo in fila per l'esame audiometrico, sebbene ci fosse stato chiesto dalla ASL di far visitare l'apparato foniatrico del bambino per vedere se ci fossero anomalie (cosa che in un reparto otorinolaringoiatrico ci si aspetta che sia fattibile). Mio figlio di 3 anni ha atteso una mattinata di essere visitato, giustamente gli passavano davanti i bimbi piccoli. Fin qui nulla da dire, se non il fatto che il piccolo fosse stanco.
Subito dopo l'anamnesi ci riceve una folla di assistenti e operatori sanitari, che propongono al bambino una serie di giochi dandogli le istruzioni "urlando" e arrabbiandosi con noi genitori perché cercavamo di aiutarlo (nessuno ci aveva spiegato nulla prima ed è stato per noi istintivo sostenerlo in un momento di difficoltà, era intimidito dalla folla e dalla situazione claustrofobica). In una sala piccolissima doveva fare dei giochini rispondendo a input sonori. A lui (ripeto: 3 anni) non andava. Sbuffando e arrabbiandosi ancora, un signora ci ha detto che avrebbero tentato con gli elettrodi, senza addormentarlo. Ci proviamo e ci spostiamo in un'altra sala. Il medico è un altro, mio figlio però, ormai esausto e infastidito da tutta la situazione, non collabora. Ci dicono che deve collaborare! "Potete garantire che starà fermo?" ci chiedono. Certo, per un bimbo di tre anni è facile! Mi sono chiesta se davvero mi trovassi in un servizio per l'infanzia, poi ho realizzato che c'erano solo neonati addormentati a fare i potenziali evocati uditivi e per i bambini più grandi, forse, hanno meno esperienza. Fatto sta che, dopo essere stati trattati a pesci in faccia, siamo stati mandati a pagare il ticket con l'umiliante affermazione che ci sarebbe stato fatto "anche uno sconto". Altra sfacchinata al piano di sotto col bambino sempre più stanco e affamato. Ritorniamo col reparto ormai chiuso, ritroviamo il referto di nostro figlio APPESO ALLA PORTA con scritte le diciture "non collabora" in corrispondenza dell'esame audiometrico e "potenziali evocati uditivi non eseguibili per l'agitazione del bambino". Prima di scendere a pagare al termine della visita, alla mia domanda se fosse possibile visitare la bocca per vedere se l'apparato foniatrico fosse ok, la Prof.ssa Turchetta mi aveva risposto che queste cose non le fanno, guardandomi perplessa quando ho parlato del frenulo corto come possibile causa del disturbo del linguaggio (io però intendevo quello della lingua!). In sostanza, esperienza pessima e da non ripetere! Nessuna empatia verso di noi e verso nostro figlio.

Patologia trattata
Disturbo del linguaggio.

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