Ospedali Riuniti di Livorno

Ho mio padre anziano in psichiatria. Segnalo che il personale infermieristico è totalmente inadeguato, inefficiente e molto maleducato. Inutile andare nei penosi dettagli, praticamente io mi trovo a svolgere le loro mansioni, soprattutto circa l'igiene in generale, e mi sono illusa di credere di portare mio padre in buone mani. E e guai a dire qualcosa che trattano pure noi parenti con atteggiamenti e parole becere. Farò tutto il possibile per portare a casa il mio carissimo babbo, perché lì assicuro che non è affatto in buone mani. Vergogna, indignazione per tanta incompetenza e mancanza di UMANITÀ!

Mi hanno salvato la vita.
Dalla sala operatoria, dove sono stato operato di angioplastica con poszionamento di stent coronarico, fino all'assistenza infermieristica, ho trovato un reparto d'Eccellenza che rende orgogliosi della nostra sanità.

Voglio rendere pubblica la mia esperienza dopo circa un anno dall'asportazione di meningioma di convessità cerebellare destra avvenuta nel reparto di Neurochirurgia del Dott. Santonocito. Atal proposito vorrei ringraziare tutti, nessuno escluso, per il senso del dovere, l'umanità, la sensibilità, la disponibilità dimostrata a me e alla mia famiglia durante i giorni del mio ricovero. La saggezza e la modestia accompagnate sempre da un sorriso, fanno di questo reparto una vera ECCELLENZA sul nostro territorio.
Grazie, grazie infinite per il vostro operato; grazie per la vostra professionalità e per quanto ancora oggi, durante i controlli periodici, riuscite a donare ai pazienti.

Dopo varie visite, Tac ecc. per dolore ai denti, sono stata consigliata di fare una risonanza magnetica con liquido di contrasto. Lì la dura realtà: un neurinoma di quasi 24 millimetri che comprimeva il nervo trigemino.
Sono stata in visita dal Dott. Santonocito, che mi ha consigliato l'intervento e con la sua calma e gentilezza mi ha esposto benefici e rischi. Mi ha dato subito fiducia e mi sono affidata a lui.
Il 13 aprile 2021 sono stata operata. Intervento durato 10 ore.
Devo dire che non ho avuto alcuna paresi e l'udito (anche se poco) mi è rimasto.
Dopo 3 mesi dall'intervento ho fatto la risonanza ed il neurinoma è risultato essere stato tolto completamente.
Ringrazio il Dott. Santonocito e la sua equipe per la grande professionalità e consiglio a chiunque la neurochirurgia di Livorno.

Il 6/04/2021, dopo varie consulenze per una diminuzione dell’udito all’orecchio sinistro, ho eseguito una RMN encefalo con mezzo di contrasto e mi hanno diagnosticato un neurinoma dell’acustico di circa tre centimetri. Dopo varie visite neurochirurgiche in strutture all’avanguardia per questo tipo di patologie, mi sono affidata al dottor Santonocito, primario della neurochirurgia di Livorno, una persona che con il suo modo pacato, illustrandomi tutti i rischi /benefici dell’intervento, mi ha trasmesso molta fiducia.
Il 17/05/2021 mi sono ricoverata, il giorno successivo ho subìto l’intervento di circa 10 ore. Il decorso post operatorio è stato regolare e non ho avuto deficit del facciale.
A distanza di tre mesi dall’intervento, la RMN evidenzia assenza di residuo/recidive.
Ringrazio ancora il dottor Santonocito, “il mio angelo“, per la professionalità, umanità e preparazione dimostrate. Un ringraziamento va anche alla sua equipe medico-infermieristica.

Il Prof. Santonocito con la sua splendida equipe esattamente un anno fa mi riportava in vita. Non solo si è, si sono, presi cura di me dal punto di vista clinico, ma anche sul piano umano. La paura che accompagna certi eventi non è stata mai avvertita nè da me, nè dalla famiglia perché, ripeto, il lato umano è stato parte integrante dell’intervento e del post operatorio.
Di quei giorni ricordo i sorrisi il prendersi cura costante di me e di mio marito, ansioso in modo totale. Giorni e giorni in subintensiva resi facili dal professore stesso e da tutti i medici che si sono alternati, ma anche dagli infermieri e le OSS, che hanno contribuito in maniera fantastica.
Grazie. Grazie di cuore.

Il nuovo ospedale non è ancora attivo, tutte le attività (credo) sono ancora nella vecchia struttura, che consta di circa 20 padiglioni, ognuno con specialità ben distinte.
Nonostante la struttura sia vecchiotta, i servizi sono ben distribuiti e facilmente accessibili, anche se la cartellonistica andrebbe mooolto migliorata, ma ormai non faranno più niente visto che (chissà quando) si andrà nella nuova sede dei Riuniti. Comunque alla fine quello che conta sono i medici, nel mio caso il primario di Neurochirurgia prof. Santonocito, che mi ha operata brillantemente di meningioma. Staff medico e personale tutto di una professionalità tipica dei centri d'eccellenza.
A parte il cibo, parlerei infatti di eccellenza a 360 gradi.
Grazie a tutti. Sono rinata a nuova vita.

Ho accompagnato mio figlio 23 anni per un trauma alla mano da schiacciamento. Pronto soccorso congestionato, medicazione sommaria. Inviato in reparto di ortopedia, veniamo accolti con aria di sufficienza, liquidati in cinque minuti e rimandati in pronto soccorso per le suture alla mano. I dottori del prono soccorso si sono prodigati per fare del loro meglio, nonostante non avessero le competenze per poter suturare la mano. Sono stata costretta a potare mio figlio due giorni dopo a Pisa, in chirurgia della mano. Qui hanno riaperto le suture e cercato di rimediare al tempo perso. Ora mio figlio ha due dita in necrosi e ne rischia la perdita.

In seguito alla risonanza magnetica all'encefalo e cervicale, mi è stato diagnosticato un meningioma al forame magno. Successivamente ho preso un appuntamento con il primario di Neurochirurgia dr. Santonocito, il quale mi ha consigliato l'asportazione tramite intervento chirurgico, spiegandomi le motivazioni e anche descrivendomi l'intervento. Con la grande fiducia che mi ha ispirato, mi sono decisa e veramente in maniera rapida mi ha fissato il giorno dell'intervento. Con grande professionalità sia da parte sua che da parte di tutto lo staff del reparto, già un paio di giorni dopo l'intervento (avvenuto il 16/05/2018) ho incominciato a mangiare, e nei giorni successivi ad alzarmi e camminare. Solo dopo 6 giorni dall'intervento sono potuta tornare a casa felicemente. Devo ringraziare il primario Orazio Santonocito per la sua professionalità, per l'impegno e per l'amore per il suo lavoro (sempre presente nel reparto ad ogni ora ed ogni giorno) e tutti gli altri dottori e infermieri che mi hanno assistito nel migliore dei modi, facendomi sentire "coccolata".

Per chi mi conosce, sa che io non sono propenso a dire cose se non sono provate, per questo voglio segnalare la mia vicenda che può essere di aiuto ad altre persone.
A settembre 2017 è stato diagnosticato a mia moglie un angioma cavernoso temporale di 4 centimetri. Per maggiori informazioni e per saperne di più e su cosa fare, dopo molteplici esami, abbiamo deciso di rivolgerci all'ospedale più accreditato per questi interventi, il Besta di Milano, dove abbiamo trovato veramente medici molto disponibili e preparati. Avevamo pensato di fare l'intervento in questo ospedale di Milano nonostante il disagio della distanza, essendo noi di Livorno. Successivamente, grazie a informazioni di dottori conoscenti, ci siamo rivolti per un consulto al prof. Orazio Santonocito, primario del reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Livorno.
Così abbiamo contattato il professore, che è il più qualificato per questi interventi al cervello e a detta di vari medici ha alle spalle una esperienza di più di 5000 interventi. Il Prof. ci ha messo a nostro agio spiegandoci tutto nei minimi particolari, i pro e i contro, consigliandoci l’intervento, e devo dire che tutto si e svolto come da lui spiegato. Mia moglie si è rimessa in pochi giorni dall'intervento dell'8 febbraio c.m. Non smetteremo mai di ringraziare il professore e tutto il suo staff per tutto quello che hanno fatto!
Silvano

Mi chiamo Giampieri Emanuele ed oggi 22/06/2017 ho accompagnato mio padre di 84 anni, avendo preso preventivamente appuntamento alla USL per una visita cardiologica, avendo egli una patologia in essere da fibrillazione atriale e problemi di coagulazione del sangue.
Appena arrivato al CSS est di Salviano Livorno - via Peppino Impastato, mi sono rivolto all'accettazione chiedendo dove fosse l'ambulatorio
L'addetta mi faceva notare come riportato nella prenotazione, con una vena di sarcasmo, che dovevo recarmi al secondo piano e che, siccome l'ascensore era fuori servizio, dovevo fare le scale: quattro rampe, immaginate voi un uomo di 84 anni con problemi al cuore, è stata una fatica non da nulla. Arrivati davanti l'ambulatorio 202, mi accorgo che proprio nelle vicinanze c'era un altro ascensore in perfetto funzionamento ed ho fatto presente dell'accaduto alla professoressa che ha effettuato la visita, la quale mi ha riferito che in effetti anche il giorno prima avevano fatto salire altri pazienti facendo loro usare le scale..
Personalmente lo ritengo vergognoso.
Comunque, scendendo con l'ascensore, mi reco di nuovo alla accettazione e chiedendo spiegazioni di come mai non mi avessero informato della possibilità di utilizzo del secondo ascensore, la maleducata addetta mi riferiva che lei non era l'addetta alle informazioni!
Naturalmente le ho detto che era una grandissima incompetente e che meritava di andarsene a casa.

Mi chiamo Michela, il giorno 22-05-2017 sono stata ricoverata presso il padiglione 3 - reparto di neurochirurgia - per un intervento alla testa causa meningioma. Il 23-05-2017 alle ore 7.30 già hanno iniziato a prepararmi per l'intervento.
Io non so davvero come ringraziare tutti con tutto il cuore per quello che hanno fatto per me, anche visto che sono straniera (si sono comportati tutti benissimo). Desidero pertanto ringraziarvi per tutta la vita. Grazie a tutto lo staff.

Mi chiamo Alfredo e con mia moglie Roberta e nostra figlia Chiara, siamo stati vittime di un momento particolarmente doloroso e gravoso per i nostri sentimenti e la nostra salute. Non direttamente ma per sfortuna, nostro figlio Leonardo il 13 Dicembre è stato vittima di un incidente stradale a Viareggio, la città in cui abitiamo. Da quel momento abbiamo vissuto in un'altra dimensione, fatta di paure e pensieri negativi, che si alternavano a volte a stati di fiducia per la speranza di rivedere Leonardo riprendersi dopo il grave trauma ricevuto dall'impatto avuto contro un'auto che lo ha falciato mentre attraversava sulle strisce pedonali. Lesioni al cervello dopo la rottura in più parti del parabrezza dell'auto, lasciarono il ragazzo in coma e con un edema cerebrale in continua estensione. Il coma e la situazione drammatica creatasi non lasciavano ben sperare. I giorni seguenti, tra l'attesa di buone nuove e la speranza che non ci fossero peggioramenti, ci hanno dilaniato il fisico e l'anima. Oggi siamo a raccontare la buona riuscita di questa avventura. Il merito, oltre alla giovane età (18) di Leonardo, e ad una gran dose di fede ritrovata non per caso ma per educazione religiosa in giovane età, credo si possa attribuire a tutto lo staff medico sia di primo intervento che di rianimazione e neurochirurgia. Ma una menzione particolare la vorrei rivolgere ad un medico di una umanità e sapienza esemplari. Vorrei menzionare il Dott. Jacopo Giorgetti, autore di un percorso breve ma intenso nell'accompagnare noi genitori al giorno del risveglio e della successiva riabilitazione. Sempre presente giornalmente nelle nostre ore di calvario psicologico e fisico, per rassicurarci sull'esito della vicenda. Sempre a informarci con modo professionale sull'esito dei vari esami, nel darci le notizie quasi mai scontate ma propositive. Grazie di cuore dott. Giorgetti. Sicuramente un pezzo della nostra vita la dedichiamo a lei.

Alfredo, Roberta e Chiara e Leonardo (che gli deve la vita!!)

Sono qui ricoverata e voglio con questa mia recensione ringraziare tutti: primario e medici che mi han operato e visitata, ma anche a tutti gli infermieri e infermiere, molto professionali, umani, sempre disponibili e vigili.
Grazie di cuore.

Un grazie di cuore al Dott. Santonocito che ha recentemente operato mio marito, risolvendo con successo un delicato intervento al cranio - rimozione di una fistola artero-venosa durale tentoriale temporale in una situazione di trombosi del seno trasverso sinistro.
Ringrazio anche il suo staff medico, in particolare la gentilissima Dott.ssa Rizzi, ed il personale infermieristico.
Posso senz'altro affermare che nella nostra provincia, abbiamo un reparto di neurochirurgia gestito con dedizione e professionalità.
Grazie ancora.

Il 18 maggio verso sera, nella mia abitazione di Viareggio, stavo lavorando come altre decine e decine di volte attorno alla vite che copre il terrazzo su uno scaleo di 2 metri, quando improvvisamente, a seguito di un movimento mal controllato, perdo l’equilibrio e cado rovinosamente all’indietro sul tavolo sottostante, rimbalzando poi con la nuca contro il vicino muretto di mattoni. Non perdo conoscenza e mi rendo subito conto della gravità dell’incidente, per cui chiamo mia moglie, fortunatamente in casa.
Da questo momento vengo affidato alle strutture sanitarie sopra citate. Mia moglie chiama subito il 118 e nel giro di pochissimi minuti arriva un gruppo di veri specialisti per interventi di questo genere, che mi immobilizzano sul supporto spinale bloccando in posizione di sicurezza la zona cervicale. Rapido trasporto all’Ospedale della Versilia, dove viene eseguita senza indugi una TAC. Mi viene detto che ci sono due vertebre fratturate, una anche spostata con rischio di danni neurologici, e che il centro di neurochirurgia di Livorno, già immediatamente consultato, fa presente la necessità di un intervento chirurgico urgente. La rapidità con cui mi trovo trasportato già a distanza di poche ore nell’unità neurochirurgica di Livorno, ha dell’incredibile. E lì, il Primario viene a parlarmi direttamente per delinearmi chiaramente la situazione e il tipo di intervento previsto per casi come il mio, assicurandomi il pieno successo.
Il giorno successivo, sulla base della risonanza magnetica, viene progettato al mattino dall’equipe chirurgica il processo dell’operazione nelle varie fasi, che nel pomeriggio richiedono un impegno di almeno 7 ore. Risultato positivo come previsto!
Nessuna conseguenza neurologica. Devo portare un collarino per 40 giorni e quindi tornare a Livorno per un controllo finale, sulla base di un esame radiologico, che ho appena fatto adesso con esito positivo. La ripresa fisica a distanza di oltre un mese dall’intervento è senz’altro più che soddisfacente.
Se alla fine di questa pericolosa avventura posso vedere davanti a me una vita ancora normale, sono sicuro di poter affermare che lo devo a tutti coloro che hanno svolto i loro compiti in modo encomiabile, sia sotto l’aspetto professionale che umano. E includo oltre allo staff medico tutta l’organizzazione infermieristica e assistenziale dell’Ospedale di Livorno, di cui mi è rimasta impressa in memoria l’atmosfera di gentilezza, supporto affidabile e simpatia non sempre così riscontrabile in altre strutture sanitarie.
Un grazie di cuore a tutti e un riconoscimento doveroso alla genialità di una equipe chirurgica che è in grado di affrontare e risolvere casi di estrema difficoltà, al di fuori del mio contingente, come ho potuto apprendere sulla base di varie testimonianze durante la mia degenza.

Nella serata del 23 aprile 2015 a mia madre è stata diagnosticata, mediante una tac effettuata al pronto soccorso dell'ospedale Versilia, una massa che comprimeva i nervi del tronco encefalico. La mattina seguente è arrivato un neurochirurgo da Livorno (il Dott. Nicola Pieracci), che ci ha spiegato in modo semplice e chiaro la patologia e tipo di intervento. Una settimana dopo siamo state contattate dall'ospedale di Livorno e abbiamo avuto un colloquio con l'attuale primario Orazio Santonocito, che ci ha spiegato con trasparenza i rischi legati all'operazione e ci ha immediatamente fissato la data dell'intervento.
Mia madre è stata operata il 7/05, l'intervento è durato 11 ore in linea con quanto previsto. Ci avevano anticipato qualche giorno di terapia intensiva, ma con grande sollievo questo non e' stato necessario e addirittura la sera stessa mi è stato concesso di vedere mia madre in sala sub intensiva, che ha subito mostrato reazioni positive, si è svegliata e ha parlato. Una settimana dopo l'intervento è stata in grado di alzarsi in piedi e camminare e a 10 giorni dall'operazione siamo tornate a casa felicissime.

La mia famiglia ringrazia tutta l'equipe sanitaria del reparto di neurochirurgia e in particolar modo il Dott. Orazio Santonocito e il Dott. Nicola Pieracci per la professionalità, le competenze dimostrate e per aver fornito informazioni chiare sia alla paziente che hai familiari senza trascurare il lato umano.

Proprio oggi 28 agosto mio padre, di 78 anni, e' svenuto in casa ed e' stato trovato dalla moglie che ha avuto difficolta' a rianimarlo e a sollevarlo. Mio padre, perfettamente sano, senza alcun sintomo apparente prima dell'evento, non si ricorda niente dell'accaduto, se non un gran giramento di testa. Ricoverato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Livorno alle ore 16.00, è stato dimesso alle ore 00.30 del giorno successivo, praticamente dopo 8 ore e mezza trascorse disteso su un lettino, nei corridoi del Pronto Soccorso. Nessun infermiere o medico ha avuto la gentilezza di chiedere al paziente se avesse bisogno di qualcosa (caldo-freddo, sete, bisogno del bagno) in queste quasi nove ore, considerando che non poteva alzarsi per i giramenti di testa di cui era affetto. Nelle stanze del Pronto Soccorso erano presenti decine di pazienti distesi, tra i quali molti stranieri, e a nessuno e' stato posto alcun segno di riconoscimento nominativo. Per i vari esami veniva chiamato di volta in volta a voce il nome del paziente.
E' stato rilasciato senza alcuna diagnosi precisa in merito alle possibili cause.

L'anatomia patologica dell'ospedale di Livorno ha diagnosticato a mio figlio di 6 anni un melanoma (vi lascio immaginare il dramma della famiglia), per fortuna non ci siamo fermati a questo parere e siamo andati fuori di Livorno a fare ulteriori esami istologici; il primo all'ospedale San Matteo di Pavia dove, mentre si aspettava la risposta dei vetrini, mio figlio e' stato sottoposto a esami come tac con liquido di contrasto, ecografia, esami del sangue eccetera. Tutti con risultati nella norma..
In secondo ci siamo recati alla Clinica Pio X di Milano ove hanno diagnosticato, come al S. Matteo, che non si trattasse di melanoma ma di nevo di Spitz. Oltretutto all'Ospedale di Livorno lo avrebbero curato come melanoma, senza indirizzarci in centri piu' specializzati per ulteriori esami istologici. Spero che questa mia testimonianza serva a non fermarsi alla prima opinione di un ospedale privo di strumenti e personale competenti.

Nel reparto di Neurologia collocato all'interno del Padiglione 10 hanno ricoverato mia madre con una meningite da listeria il 24 novembre. Purtroppo sono così bravi da aver iniziato a curarla dal 12 dicembre..: immaginate il suo cervello adesso.
Penso sia una tragedia che si commenta da sè.