Dettagli Recensione

 
Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Pessima esperienza

Sono stato dal dott. Gridelli a luglio 2014 con documentazione tac e pet, con chiara diagnosi di neoplasia polmonare con interessamento pleurico e SECONDARISMO ALL’OSSO SACRO.
Mi ha indirizzato allo IEO di Milano pensando anche a neoplasia a mutazione genetica; ma all'esame istologico il mio tumore era "normale", non attaccabile con farmaci di nuova generazione da lui studiati
Per cui la cura era la classica chemioterapia iniziata a settembre 2014 (effettuata presso il Moscati di Avellino), MA NULLA PREVEDEVA il dottore per il secondarismo all'osso sacro (radioterapia).
A novembre 2014, dopo 3 cicli di chemio, tac e pet di controllo: tumore al polmone regredito, ma ancora presente all'osso sacro, così vado di nuovo in visita dall'oncologo. Che per 250 euro non ti guarda neanche in faccia, legge i referti, mi prescrive chemioterapia di mantenimento MA SEMPRE NULLA PER L’OSSO SACRO.
Sono di nuovo al Moscati per la chemio.
Qui forse il destino poteva cambiare, perchè un un medico esperto, alla soglia della pensione, Guerriero Ciro, suggerisce FINALMENTE radioterapia per l’osso sacro, ma poi dà ascolto alla sua giovane assistente, Sacco, che seduta alla sua scrivania dice di non REPUTARLA NECESSARIA e LUI NON LA PRESCRIVE.
COSA E’ SUCCESSO
Mi ritrovo al 20 febbraio con UNA MASSA ENORME AL SACRO e con metastasi ossee, quindi a iniziare sedute di radioterapia (prescritte da un ortopedico) con dolori fortissimi e deambulazione ai minimi livelli.
Con una paura terribile per la mia vita.
Da maggio sono in cura al Pascale di Napoli, ho lasciato ovviamente il Moscati, nel frattempo ho fatto 30 cicli di radioterapia, e spero tanto di avere la forza per andare di persona a dire a questi signori.
Ho avuto anche un consulto con l’ospedale Rizzoli di Bologna e mi è stato confermato QUANTO QUESTO RITARDO NEL PRESCRIVERE LA GIUSTA CURA ABBIA MASSACRATO LA MIA VITA.
Vorrei inoltre ricordare loro che LA SUPERFICIALITA’ NELLA PROFESSIONE DI UN ONCOLOGO FA LA GRANDE DIFFERENZA.

Patologia trattata
ADENOCARCINOMA POLMONARE CON METASTASI ALL'OSSO SACRO.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da ermnno vecchione
10 Dicembre, 2016
Io ho mia madre operata al polmone al San Raffaele di Milano. Al primo consulto post operatorio il dottor Gridelli ci diceva che non c'era bisogno della chemioterapia, neanche dopo 4 mesi metastasi al cervello e alla colonna vertebrale. Medici che non fanno gli oncologi, ci avevano messo in allarme ritenendo che gli sembrava strano il non bisogno della chemioterapia, ma noi ci siamo fidati di Gridelli. Fiducia mal riposta, mia madre sta morendo.
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