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Non ringraziamento
Mi trovo ad esprimere il mio disappunto su come sono stata trattata dal reparto di screening senologico del padiglione D dell'ospedale Bellaria. Ho eseguito la mammografia di screening il giorno 3 agosto; il giorno 12 agosto alle ore 18.00 sul numero telefonico di casa ricevo una telefonata, alla quale non rispondo io ma mio marito, dove viene comunicato che il giorno 14 mi sarei dovuta presentare al reparto di senologia per ulteriori accertamenti. L'indomani mattina richiamo passando la notte sicuramente non serena e prendo accordi per il nuovo appuntamento. Non ho ancora capito per quale ragione non mi abbiano contattata al cellulare, visto che era quello il numero a cui dovevano fare affidamento evitandomi in questo modo una notte insonne. Mi presento il giorno 14 agosto al 3° piano del padiglione D, mi rifanno una mammografia ed una ecografia al seno sinistro, in ambulatorio 2 medici che parlavano fra di loro senza tanto considerarmi, nè tantomeno considerare il fatto che io stessi capendo quello che fra di loro si stessero dicendo; e quando io ho domandato quanto mi sarei dovuta preoccupare, la risposta è stata "ha un nodulo signora di 7 mm., ma è un nodulo, faremo l'ago aspirato". Peccato che io avevo compreso anche quello che fra di loro si erano detti. Al momento della prenotazione chiedo onestamente, non so a che ruolo professionale mi stessi rivolgendo visto che vi erano 2 persone all'interno, se facesse male l'ago aspirato; la risposta e' stata: meno di un pizzico di zanzara. Mah....???!!! Il giorno 18 agoaspirato, il giorno 25 ritiro del referto citologico, consegnato senza farmi nemmeno sedere con queste esatte parole: "è un nodulo francamente sospetto, non mi piace per niente, lo togliamo ma sa.. noi signora facciamo dei bellissimi ricamini, adesso le prenotiamo una visita chirurgica".
Giorno 27 agosto: visita chirurgica, entro, saluto, il medico in silenzio davanti al computer solo dopo 5 minuti mi dice "buongiorno per quale ragione lei e' qui". Io allibita, visto che l'iter diagnostico era stato programmato non certamente per mia volonta'. A quel punto io allungo i referti che avevo in mano e la prima domanda che mi ha rivolto e' stata: lei usa farmaci abitualmente? ha avuto malattie rilevanti? vada pure sul lettino che la visito (tutto questo senza mai guardarmi in faccia). Non mi dilungo oltre perche' comunque faro' un esposto molto piu' preciso agli organi competenti. Termino dicendo:
e questo sarebbe un centro di eccellenza dottoressa Cucchi, dove io mi sono sentita come un pezzo meccanico di una catena di lavoro? Prestate attenzione e comunque 10 commenti favorevoli sulla mole di interventi e di diagnostica che fate non sono nulla e avvalorano solo l'idea che io mi sono fatta di lei e del suo centro.
Distinti Saluti,
Verucchi Cinzia (una collega)
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