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Sempre più in basso
Mi sono recato in questo ospedale dopo aver letto un articolo di giornale sulle condizioni pietose in cui versavano gli ascensori, privi di tasti e con cavi elettrici a vista. Presumevo, dopo tanto tempo, che fossero stati adottati i provvedimenti del caso. Niente di tutto questo. Eppure si tagliano i servizi sanitari a chi ne ha bisogno, ai malati cronici e a tutti coloro che si trovano per disgrazia ad avere bisogno di questa sanità ormai inesistente. Arrivato nell'ambulatorio di nefrologia mi rendo conto che non c'è più speranza. Soffitti scrostati da infiltrazioni di acqua piovana (e meno male che non piove molto dalle nostre parti), bagni luridi e senza acqua, condizioni generali del reparto poco edificanti. Il personale paramedico è abbastanza gentile, così come la dottoressa che visita mia moglie con molta attenzione. Purtroppo, però, ci viene rilasciata una certificazione per richiedere un'esenzione con il nome sbagliato. Me ne accorgo troppo tardi, per cui tento di contattare l'ambulatorio non essendo residente a Crotone. Telefoni sempre occupati o che non rispondono, all'Asl di residenza mi dicono che dovrei tornare a Crotone per farmi rifare il certificato. Nei tempi dell'intelligenza artificiale e dei PC performanti dovrei sobbarcarmi 70 km per riparare ad un errore che non è mio? Ritengo tutto ciò veramente assurdo e assolutamente inefficiente.
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