Dettagli Recensione

 
Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Figlia di ex paziente

Mio padre di 94 anni entra in ospedale il 2 ottobre per problemi che si son rivelati essere causati da fecaloma. Dopo 2 settimane, pronto alla dimissione dal reparto di pneumologia, va in coma e muore dopo una settimana causa infezione ai reni contratta in ospedale. E' vero che un anziano è fragile ed esposto a infezioni, ma proprio per questo, nel mio cuore... daro' sempre un po' colpa al reparto, in quanto: dove sono l'igiene e l'attenzione ai pazienti riguardo a questo? Soprattutto se anziani? Forse i cateteri andrebbero monitorati di piu'. Non lo so. Fatto sta che ormai il nostro forte e adorato papà non ce lo ridà nessuno, nemmeno questa recensione e il mio voto a questo reparto.
Forse in questo reparto ci sono medici e infermieri troppo giovani per capire la delicatezza di un novantaquattrenne. E pensare che nel 2007, quando fu ricoverata mia mamma, furono super. Oggi non riesco ad avere la stessa opinione, purtroppo.

Patologia trattata
Difficoltà di respiro dovuta a fecaloma e forse cibo nel polmone.

Commenti

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Inviato da Grazia ferrari
10 Dicembre, 2020
Mio marito, 70 anni, parkinsonismo da 16, è stato ricoverato in pronto soccorso per infezione alle vie urinarie. Causa Covid non ho potuto parlare con nessun medico, però ho consegnato tutte le cartelle cliniche da cui risultava che era deambulante ma disfagico, per cui bisognava seguire alcune procedure per cibo e farmaci. Rimandata a casa, sono stata chiamata il giorno dopo e avvertita che, causa polmonite ab ingestis, era intubato. Però a casa non aveva dato neanche un colpo di tosse.
Il giorno dopo in rianimazione, poi tracheotomia, poi pneumologia. Prognosi infausta, anche perché: “sa è un paziente delicato, è un paziente allettato”. Ho replicato più volte che non era vero, che bastava leggere la cartella clinica precedente il ricovero. Niente da fare, e infatti le carte erano rimaste in rianimazione.
Mio marito è stato a letto inerme 50 giorni, senza una riabilitazione degli arti nemmeno passiva. Poi è stato mandato in un centro riabilitativo a Cremona (“sa, col covid, non possiamo scegliere... “) dove ben poco è stato tentato. Ha vissuto più di 3 mesi coi polsi legati al letto perché tendeva a togliersi il sondino nasale, cosa che con la Peg non ha più fatto, ma per sostituire sondino con la Peg ci hanno messo 105 giorni.
Ora mio marito è allettato con gli arti rattrappiti e parla a stento. Non cammina, quasi non riesce ad alzarsi dal letto, e quattro mesi fa entrava e usciva da solo nella vasca da bagno. Ha una gamba atrofizzata e un piede incurvato a zoccolo equino che non so recuperabile con fisioterapia.
Nessuno mi ha spiegato inoltre, visto che la prostata è a posto, perché deve portare un catetere permanente..
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