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Leucemia Mieloide & Sclerosi Multipla
Mia sorella, 44 anni, affetta da 10 anni da sclerosi multipla e successiva leucemia mieloide acuta (causata dai trattamenti chemioterapici cui era stata sottoposta per la SM), ricoverata c/o il reparto di Ematologia per essere sottoposta a chemioterapia da induzione, è stata trattata senza alcun riguardo, soprattutto per il pregresso di anni di sofferenza, anche neurologica. NESSUN supporto psicologico, NESSUN supporto fisioterapico per una persona, tra l'altro obesa, che è rimasta bloccata a letto semi-paralizzata. Pronti a somministrare chemioterapici, antibiotici, trasfusioni, i medici del reparto non hanno mostrato alcuna sensibilità nella fase finale della malattia, nè verso il paziente, nè verso i parenti. Non hanno saputo e voluto consigliare alcuna soluzione per accompagnare mia sorella verso la fine, una fine dignitosa e senza sofferenze. L'unica soluzione suggerita dal responsabile del reparto Marra è stata quella di "portatela a casa"... pur sapendo che mia sorella già invalida, non aveva famiglia, ma viveva con una badante. Senza indicarmi come muovermi per attivare assistenza domiciliare, anche di tipo trasfusionale. NON hanno mai parlato di "HOSPICE"... ho scoperto poi su indicazione del CAD di FR e tramite internet che nella provincia di FR esiste un UNICO HOSPICE c/o il San Raffaele di Cassino, per le cure palliative. Alla fine mia sorella è deceduta lì, all'HOSPICE del San Raffaele, 4 giorni dopo il trasferimento presso questa struttura. I medici, l'equipe tutta (infermieri, fisioterapisti, psicologa) sono stati eccezionali.
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