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Dopo 25 giorni di gesso, sono dovuta tornare con mio figlio di 3 anni a fare un controllo in quanto il bambino aveva danneggiato il gesso e, essendoci molto caldo, lamentava fastidio e bruciore alla coscia. Considerato che è ingessato dall’inguine fino a tutto il piede, ci siamo recati al PS per chiedere se, mancando 4 giorni al termine, potevano controllarlo ed eventualmente rimuovere il gesso. Dopo avermi fatto l’accettazione e avermi avvertita che avrei dovuto attendere, poiché c’era tanta gente, mi hanno fatto accomodare in sala d’aspetto. Sono stata chiamata in realtà subitissimo, in quanto avevano già deciso di liquidarci senza nemmeno controllare il bambino, anzi: nonostante gli abbia esposto che si gratta con forza perché sente molto fastidio, il medico (di cui non farò il nome ma che finita questa storia contatterò personalmente per esprimergli la mia più totale tristezza per il suo atteggiamento verso un bambino di 3 anni) mi ha riso in faccia dicendo “ma questo signora è un problema vostro, non può riversarsi su di noi, vada in ambulatorio venerdì e veda cosa gli dicono; per noi può andare a casa”. Mi hanno consegnato le dimissioni e senza visitare il bambino mi hanno rimandata a casa.
Ora di accettazione 15.34, ora di dimissione 15.59.