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La mia ennesima esperienza al pronto soccorso
Mi sono recata in ospedale alle 11 stamane con un forte mal di orecchio da 3 giorni. Ho dovuto fare una fila terribile per l'accettazione, finalmente all'accettazione, l'infermiera mi invita a sedermi mentre controlla il suo cellulare e subito dopo ne prende un altro e fa una chiamata di 5 minuti alla sorella parlando di come pagare l'affitto di casa della mamma. Con la mano mi fa cenno di darle qualcosa, io capisco che vuole la tessera. Dopo aver fatto l'accettazione, le chiedo se sarebbe meglio che io tornassi dopo, visto che il pronto soccorso era strapieno. Lei mi dice che se restavo vedevo l'otorino, se no non l'avrei visto. Resto per vedere l'otorino. Nella sala d'attesa parlo con il ragazzo che, arrivato dopo di me, aveva lo stesso male all'orecchio e già prendeva antibiotici, ma era venuto giusto per un controllo. Il padre mi dice che sua moglie è infermiera. Un'ora e mezza dopo il ragazzo viene chiamato prima di me. Chiedo alla signora all'accettazione e mi dice che io sono arrivata solo 5 minuti prima di lui e che sarò chiamata presto. 2 ore dopo vengo chiamata.
Dopo essere stata chiamata aspetto ancora 30 minuti in un'altra sala. Finalmente mi chiamano, il dottore e 3 infermieri con lui che facevano niente. Lui mi vede e mi dà antibiotici. Alla domanda "ma lei è un otorino?", mi risponde in maniera rude che l'otorino era andato a casa e che sarei dovuta venire prima. Gli dico che sono lì da 4 ore e lui mi dice di non fare polemica. Io in maniera molto calma chiedo perché il ragazzo era entrato prima di me. Lui si inalbera dicendo di andare in Inghilterra a farmi curare e che io sono andata in ospedale per uno 'stupido' mal di orecchio. Ho chiesto scusa poiché non volevo fare polemica ma capire e ho lasciato perdere invece di arrabbiarmi e litigare. Dopo 4 ore in pronto soccorso, non ho ancora capito cosa sta succedendo al mio orecchio, ho perso metà giornata e mi sento ridicolizzata da gente che viene pagata con i nostri soldi per aiutarci.
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