Dettagli Recensione

 
Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza terribile

Dopo aver fatto l'ultima visita sia a Borgo Trento (ce l'ho vicino casa) che a Negrar, ho deciso di partorire a Negrar perché, rispetto all'ambiente più frenetico di Borgo Trento, essendo più piccolo mi sembrava vi lavorassero persone più rilassate, carine, disponibili ed educate.
Dal giorno che sono stata ricoverata (era più o meno la 41+2) è INIZIATO IL MIO INCUBO. Io ero zero dilatata senza contrazioni e rotture delle acque, così la dottoressa ha deciso di iniziare a provare con tutti i metodi di induzione possibili, guardandomi male alla mia richiesta di un eventuale cesareo (addirittura mi consigliò di parlare con una psicologa). Tali metodi di induzione (catetere a palloncini, ossitocina ecc. ecc.) mi hanno portato ad una sofferenza estrema per ben 2 giorni. Piangevo, urlavo dalla mattina alla sera, non mangiavo più e passavo la notte sotto la doccia urlando dal dolore e chiedendo aiuto senza che nessuna ostetrica mi calcolasse. E appena arrivavano mi guardavano con freddezza dicendomi "è tutto normale". Al terzo giorno di sofferenza e digiuno, ero debole e supplicavo di farmi il cesareo, dato che non mi dilatavo. Ma soprattutto non stavo in piedi e non avevo più le forze nemmeno di parlare. La dottoressa faceva finta di non sentire, come le ostetriche. Finché un'ostetrica, vedendomi a pezzi, decise la mattina del terzo giorno di farmi fare l'epidurale per farmi riprendere. Alle 18.00 passò un dottore che guardandomi disse all'ostetrica: questa ragazza ha bisogno di un cesareo. Alle 19.00 purtroppo questa ostetrica (Diletta) ed il dottore, per il cambio turno, mi lasciarono nelle mani di altre 2 ostetriche giovanissime che insieme ad un'altra ginecologa pensarono bene di farmi iniziare a spingere. Questo senza ascoltare la mia richiesta di cesareo. Addirittura mi era finito l'effetto dell'epidurale e ignoravano anche la mia richiesta di poterne avere ancora dato che i dolori riniziarono ed io non mi dilatavo ed in più ero senza forze. Alle 21.00, stremata, le pregai di smettere e dissi che mi sentivo la febbre. Loro non mi hanno creduto, fino a che non me la'hanno provata: avevo 39. Mi fecero smettere di spingere per un'ora, per poi rjniziare questa "tortura". Alle 2.00 di notte ho partorito senza aiuti, senza un taglietto, senza niente. E la sofferenza non è finita lì, perché ho avuto una lacerazione di terzo grado con uno squarcio dalla vagina al retto. Le ostetriche mi hanno trattata malissimo nel post parto. Mi mollavano la neonata e di notte passavano a svegliarmi facendomi sentire in colpa se mi eri addormentata anziché allattare. In più erano pure prepotenti ed arroganti se non allattavi come ti dicevano loro.
Uscita dall'ospedale ci ho mesi 4 mesi per riprendere a defecare normalmente e 6 mesi per riavere rapporti senza dolore. Grazie a dio mia figlia, di ora 8 mesi, sta bene, ed io pure. Ma il giorno che doveva essere il più bello della mia vita è stato forse uno TRA I PIU' BRUTTI DELLA MIA VITA.

Patologia trattata
Parto.

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