Dettagli Recensione

In data 19.07.2012 mio padre, di 85 anni, presso l'Ospedale Sacro Cuore di Negrar (Verona) é stato sottoposto dal Prof. Massimo Falconi e dalla sua equipe ad un complesso intervento di Relaparotomia mediana, il cui esito é stato a dir poco soddisfacente. Voglio, in questo spazio, rendere pubblica l'esperienza vissuta in quel frangente, per fornire, se possibile, un conforto ai tanti che, spesso a ragione, lamentano il carente stato e l'efficienza della sanità italiana. Sin dai primi di giugno mio padre accusava forti dolori addominali accompagnati da inappetenza, che progressivamente aumentavano fino a diventare insostenibili. Il medico curante aveva inizialmente ritenuto di curarlo con farmaci mirati ad alleviarne il dolore, probabilmente con l'auspicio che lo stesso andasse a diminuire e quindi a sparire. A metà del mese di giugno, é stato costretto al ricovero in un Ospedale della Puglia, dove é stato sottoposto a flebo ed alla TAC addominale con mezzo di contrasto. Il risultato della TAC a parere dei medici, oltre che del primario della radiologia, forniva un quadro sconfortante poichè dall'esame risultava un'ombra scura che veniva qualificata per neoplasia al pancreas. Come é immaginabile, tale esito metteva in condizioni emotive critiche tutti i familiari, anche in considerazione dell'età avanzata di papà. I sanitari, pertanto, dichiaravano l'impossibilità di procedere ad un intervento chirurgico e prospettavano un suo trasferimento in altre strutture ospedaliere attrezzate, ma ubicate in altre città della Puglia. Dopo circa 10 giorni di degenza, durante la quale veniva alimentato solo con flebo, mio padre veniva spedito a casa, in attesa che si liberasse un posto per il ricovero, al fine di tentare un intervento. Ed é stata proprio questa diagnosi che mi ha condotto al Prof. Falconi e quindi a contattarlo. Il professore, prontamente disponibile ad un preliminare esame dei referti radiologici, riteneva che vi fosse in atto una enorme distensione del duodeno, della via biliare e della colecisti e sollecitava di eseguire un intervento chirurgico, senza aspettare oltre, rendendosi subito altrettanto disponibile ad eseguirlo. Nella prospettiva di intraprendere un trasferimento dalla Puglia a Negrar, e quindi di affrontare i relativi disagi, é stato comunque consultato anche il chirurgo che avrebbe potuto operare mio padre presso una struttura di Bari. Questi, dall'esame dei referti riscontrava invece la presenza di due tumori, rispettivamente al pancreas ed in corrispondenza della restrizione del duodeno. Tale ulteriore nefasta diagnosi ci induceva, senza esitazione, a raggiungere l'Ospedale di Negrar, dove il Prof. Falconi disponeva l'immediato ricovero ed eseguiva l'indomani l'intervento chirurgico, dal quale si riscontrava quanto egli stesso aveva diagnosticato. Papa' era in piedi dopo poche ore dall'intervento e dopo 20 giorni ha ripreso le sue normali attività. Ora non aggiungo altro su quello che é stato il travaglio patito prima dell'intervento, sulla diagnosi fatta dagli altri medici e sul tempo che mio padre ha trascorso inutilmente, giungendo alla perdita di circa 15 Kg. Mi preme sottolineare la straordinaria umanità del Prof. Falconi, grandissimo chirurgo, che ritengo sia una preziosissima risorsa della sanità italiana. Sulla sua competenza parlano i risultati. Tutto questo in un contesto ospedaliero, e più precisamente in un Reparto, quello di chirurgia dell'Ospedale Sacro Cuore di Negrar che, senza dubbio e grazie a questo chirurgo dalle straordinarie qualità, può essere ritenuto un vanto.
Grazie Professore, ci hai restituito la serenità ed il papà che é tornato in forma, so già che mi risponderebbe: "ho fatto solo il mio dovere". Grazie a Lei, alla Sua profonda dedizione, agli eccellenti collaboratori, ogni mansione compresa e, non ultimo, alla bellissima struttura che Lei dirige.
Se Dio esiste, questa é la prova che ha mandato qualcuno ad aiutare chi ne ha bisogno.
Gaetano Melluso.