Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Ancona
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Non smettere mai di sognare

Nel corso della propria vita può capitare di dover affidare se stessi alle cure e all'esperienza di un medico. Che si tratti di un percorso di cura o di un intervento chirurgico, il sentimento che si prova al termine del periodo terapeutico è sicuramente di gratitudine. Spesso per commozione non si trovano le parole per esprimere il proprio GRAZIE.
Mercoledì 4 maggio 2016, San Ciriaco una notte in cui il mondo vale solo una telefonata. A volte la realtà ha un modo tutto suo assolutamente inaspettato di presentarsi e quando la diga cede la sola cosa che si può fare è nuotare. Non mi sono accadute che cose inaspettate, molto avrebbe potuto essere diverso se io fossi stato diverso. Ma tutti è stato come doveva essere ; perché tutto è avvenuto in quanto io sono come sono.
Aspettatevi l’inaspettato, credete nell’incredibile e raggiungete l’irraggiungibile. Quando meno te lo aspetti tutto vale il doppio, un DONO divino, inatteso, improvviso dopo tanta stanchezza e disperazione ho messo in tasca un po’ del respiro di un angelo veronese.
Sostengono gli eroi, se il gioco si fa duro è da giocare. Ricoverato presso il reparto di Nefrologia, dialisi e trapianto di rene dell’ospedale Umberto I di Ancona, in tal reparto sono stato accolto dal dirigente medico Dottor Frascà e dalla sua equipe medica cui fanno parte: Dott. Balestra, Dott.ssa Brigante, Dott. Freddi, Dott. Gaffi, Dott.ssa Nastasi, Dott.ssa Sagripanti, Dott.sa Taruscia. L’unita Operativa è sede di attività di trapianto di rene che viene svolta nell’ambito del centro interregionale “nord Italia transplant” a cui la regione Marche aderisce. Il mio ricovero è durato 50 giorni in questa struttura che consiglio vivamente a tutti coloro che hanno simili patologie.
Il lungo percorso post-operatorio è stato caratterizzato da: Ritardata ripresa funzionale con necessità di dialisi. Nei giorni seguenti si assisteva a progressiva anemizzazione con necessità di effettuare terapia trasfusionale. Il 9/5 per dolore addominale ed edema della gamba dx effettuavo ECD arto inferiore dx con riscontro di TVP della vena femorale comune dx. Per la persistenza di dolore addominale e ulteriore anemizzazione, che richiedeva terapia trasfusionale effettuavo TC-addome d'urgenza che evidenziava vasto ematoma. In considerazione del sanguinamento in atto e della impossibilità di proseguire il trattamento farmacologico con eparina per la TVP femorale dx, veniva posta indicazione, dal Ch.Vascolare, al posizionamento di filtro cavale di protezione pre-intervento. L'intervento confermava l'ematoma perirenale che veniva evacuato senza però reperire un chiaro punto di sanguinamento a nappo. A fine intervento venivo trasferito in Clinica di Rianimazione. Effettuate 5 emotrasfusioni e iniziato il trattamento dialitico interrotto il 14/05 per ripresa della diuresi; in data 17/05 venivo nuovamente trasferito presso il Reparto e effettuata Angio-TC che mostrava verosimile sanguinamento da arteriola mesenterica venivo trasferito nuovamente presso la Divisione di Rianimazione. Durante la degenza nuovo intervento in data 20/05 per nuovo ematoma in fossa iliaca dx che veniva evacuato con presenza di numerosi coaguli. Per evidenza di ematoma del colon intervento allargato con incisione xifo-sottombelicale. Riscontro di liquido siero ematico peritoneale prevalentemente in loggia colica dx. Persistenza di modesto sanguinamento per cui venivano lasciate a dimora garze senza sintesi dei piani muscolari. Rimosso catetere peritoneale. In data 22/05 nuovo intervento per rimozione delle garze emostatiche. Si repertava ematoma il loggia renale dx. Veniva asportato rene nativo dx per visualizzare la vena cava inferiore retroperitoneale che presentava piccoli foci di sanguinamento in sede di filtro cavale che venivano suturati assieme ad alcune collaterali. Una EGDS mostrava lesione ulcerata dell'antro gastrico che veniva trattata con clip metalliche. Necessito di trattamento dialitico interrotto il 25/05 per ripresa della funzionalità renale. In data 27/05 trasferito in reparto e rimossi i 2 drenaggi addominali posizionati nell'ultimo intervento. Il 16/06 riscontro di ascesso della ferita chirurgica con gemizio di materiale siero-purulento risultato positivo per Staph Aureus. È stata infine attivata riabilitazione fisica con sedute quotidiane per ripresa della totale autonomia. La clinica di chirurgia dei trapianti dell'ospedale Umberto I di Ancona ha come direttore il Prof. Marco Vivarelli; fanno parte dell'unità operativa i dirigenti medici Dott. Moccheggini Federico e Dott. Vecchi Andrea a i quali va tutta la mia gratitudine.
Sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua.
Grazias-Merci-Dank U- Obrigado- Thank you GRAZIE in tutte le lingue del mondo. GRAZIE a lei dottor Moccheggiani che ho scoperto tutti i miei segreti di cui non parlavo mai neppure a me stesso; GRAZIE per avermi dato certezze contro le paure.

Patologia trattata
Trapianto renale da donatore cadavere per uremia cronica secondaria a GN IgA. Ematoma in fossa iliaca dx post-chirurgico. TVP femorale dx. Ascesso sotto-cutaneo della ferita chirurgica da Staphiloccoco aureus.

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