Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Modena
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Intervento al cuore

Dal punto di vista sanitario, non posso ancora esprimermi in quanto questa brutta avventura non è purtroppo ancora terminata.
Ma per quanto riguarda il resto, c’è già parecchio da scrivere, niente di positivo, tutt’altro.
Come prima cosa, tutto il personale dell’accettazione, della segreteria, del triage e, soprattutto, le giovani infermiere, dovrebbero fare un corso intensivo accelerato di educazione, cortesia, sensibilità ed empatia, doti indispensabili per svolgere la professione che loro stessi hanno scelto, altrimenti dedicarsi ad altri mestieri più consoni alla loro indole sgarbata.
A maggior ragione in questo periodo di emergenza COVID.
A proposito di igiene, prevenzione ed emergenza COVID, in nessuna stanza é possibile fare la doccia ( richiesta quotidianamente, come é giusto in un ospedale), ma è disponibile soltanto un’unica doccia per reparto ( almeno venti camere da due pazienti l’una !).
A distanza di un giorno dal ricovero, senza che sia stata data alcuna informazione in precedenza, é obbligatorio far riportare a casa ( da qualcuno ) tutto ciò che era stato detto di portare con sé (asciugamani, pigiami, biancheria intima e altro) in quanto, nel momento in cui il degente viene operato, il mobiletto deve essere completamente svuotato.
Dopo l’intervento e il passaggio in terapia intensiva ( uno o due giorni al massimo, si spera ), il paziente viene spedito in un’altra camera ( senza alcuna ragione logica) e di nuovo deve risistemare tutto come il primo giorno, anche se forse non é in perfetta forma.
Parlare con la segreteria della direzione sanitaria é pressoché impossibile, ore di attesa al telefono finché cade la linea.
Dopo un intervento chirurgico si viene contattati, se si é fortunati o se si ha qualche contatto, ma per sapere se il proprio familiare si é svegliato dall’anestesia e come sta bisogna attendere come minimo il giorno successivo il quanto il personale della terapia intensiva non é tenuto a fornire una indicazione minima ( tipo : si é svegliato, respira autonomamente, sta bene…) per la quale necessiterebbero due minuti ( ci saranno cento pazienti contemporaneamente in terapia intensiva ?!? ).
La trovo una cosa vergognosa; non si può né vedere né sentire al telefono un attimo (il cellulare viene rigorosamente requisito prima) la persona che amiamo a causa di questa prassi ottusa e priva di un minimo di umanità.
Io e i miei cari siamo delusi e disgustati.
I medici saranno competenti, ma tutto il resto non l'ho trovato minimamente all’altezza del millantato prestigio di questa clinica.

Patologia trattata
Cardiaca.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Mariana
11 Febbraio, 2022
Ok, quindi non sono l'unica che ha avuto problemi con il personale alla porta. Io non posso lamentarmi degli infermieri e dei medici, ma il controllo Covid alla porta andrebbe rivisto; ci vorrebbe qualche autorità vestita in borghese che faccia finta di essere un paziente per poi vedere come si comportano.. Io sono rimasta delusa, faccio quasi lo stesso lavoro e non mi sono mai permessa di dire vicino ad un cliente oppure paziente "guardi è inutile, non chiamo in reparto per chiedere, perché tanto non può entrare". Il medico mi aveva detto che se andavo mentre era in terapia intensiva, mi faceva vedere mia madre, bastava andassi nelle ore di visita e che avessi la 3° dose e green pass. La signora giù ha detto di no perché non c'era il nominativo e non potevo entrare! Le ho chiesto di chiamare la terapia intensiva e mi ha risposto "è inutile tanto non si può entrare". Ci vogliono persone competenti! anche solo per dire buonasera e buongiorno!
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