Villa Rosa di Modena

Ci siamo rivolti alla struttura non per cose gravi, ma per fare una radiografia a mio figlio.
Sinceramente mi sono trovata bene, sono stati puntuali, meticolosi e gentili, e soprattutto mio figlio è stato messo a suo completo agio (bravi, non è da tutti, credetemi).
Premetto che l'esame lo abbiamo fatto a pagamento, altrimenti la Asl in ospedale ci mandava alle calende greche. Ho scelto Villa Rosa perchè il costo della RX era inferiore a quello di altre cliniche.

Entro tramite SERT per alcolismo. Poche pulizie e fatte male sia nei locali che nelle camere; durante il giorno mai visite accurate; pochi i gruppi, ragazzi che possono fare quello gli pare, uso dei telefoni cellulari (cosa pessima) ecc.; pochissimi controlli degli operatori; esami fatti al ricovero e alle dimissioni ma mai durante la degenza; non c'è molto controllo in generale visto il tipo di gente che è ricoverata...
Io sono stato ricoverato anche Villa Igea e quella sì che è una clinica valida.

Un ringraziamento al dott. Pagannone e al dott. Scaglioni per la gentilezza, la professionalità e la scrupolosità mostrate nella diagnostica. Precisi nella indicazioni degli accertamenti da eseguire, il cui risultato è stato poi confermato dallo specialista ortopedico.

Oggi ho sostenuto un esame RM. A prescindere dal risultato (spero buono) che avrò fra 6 giorni, vorrei esprimere il mio alto gradimento per il servizio prestato. Sia all'accettazione, persona gentilissima, che nella parte introduttiva all'esame, ho trovato una gentilezza veramente unica. Ero molto teso, ma la ragazza addetta alla fase iniziale dell'esame e anche durante lo stesso, ha creato in me quel senso di pace interiore che mi ha portato alla fine dell'esame in modo davvero ottimale! Grazie davvero. Siete stupendi.

Entrato tramite SERD per una disintossicazione da metadone di basso dosaggio, cioè 5 di concentrato e 20 gcc di Rivotril, con l'obbiettivo di entrare poi in una comunità breve, purtroppo a mia sorpresa mi sono trovato in una clinica pessima!
L'unica persona speciale e preparata che mi ha seguito nel percorso è la dottoressa Simoni, in cui nel mese in cui mi ha seguito mi ha fatto tutti gli accertamenti vari (anche la TAC), che a casa avrei potuto fare chissà con che tempistiche.
Del resto, seppur non abbia raggiunto l'obbiettivo prefissato in quanto sono tornato a casa dopo un mese con più o meno la solita terapia (non per colpa della Simoni, ma per disguidi col SERD di appartenenza e diversi imprevisti)!
Tornando al ricovero, STRUTTURA DEGRADATA DOVE HO DORMITO I PRIMI 10 GIORNI: una stanza con 30 gradi di calore nel mese giugno-luglio per un guasto del condizionatore, dove la ditta per una presunta mancanza del pezzo non è riuscita a riparare il condotto.. Dopo 10 giorni dove nemmeno respiravo, vengo cambiato di stanza con un ventilatore del condizionatore rumoroso notte e giorno come un motore di una barca da rimorchio.. e motore delle persiane rotte, bloccato in chiusura fino al buio completo - "nonostante i vari reclami, alla fine ci ho rinunciato fino alle dimissioni"!
Infermieri abbastanza tranquilli, considerando che è un reparto misto e con pazienti difficili da trattare, più lo stress di lavorare con mascherine causa Covid. Ho condiviso con loro parte del ricovero pensando ai miei problemi ed anche la situazione difficile in cui si trovano spesso a gestire con scarsità di personale rispetto al numero di pazienti ricoverati. Lascio un saluto e ringraziamento a tutti loro, "ma con una eccezione" (di un brutto episodio): una infermiera, dopo un reclamo per vari episodi di confusione nel reparto, mi ha dato dello spione davanti ad altri pazienti rischiando di creare una rissa in reparto tra noi... Dopo la calunnia davanti a tutti, questa Katrina come spiegazione mi ha risposto che erano problemi miei e per l'intero ricovero si è comportata con me ed il mio compagno di stanza in maniera ostile creandoci uno stress enorme ogni volta che montava di servizio, trattandoci malissimo (credo che un infermiere debba essere in grado di gestire lo stress e soprattutto il segreto di lavoro senza creare risse.. visto che non è un carcere dove esistono codici d'onore, ma al contrario l'obbiettivo sarebbe quello di recupero precomunitario, inserimento ecc..).
Ho riferito tutto questo alla dottoressa che mi seguiva che oltre a darmi ragione mi riferiva di portare pazienza "come ho fatto", ma dove ritengo inammissibile un comportamento del genere da parte di una professionista che con pazienti problematici astinenziali e psichiatrici "protetti" "in reparti del genere" avrebbe dovuto capire ed essere più gentili (e questo disagio da parte di tale infermiera mi è stato riportato anche da diversi pazienti con età avanzata ecc., mentre col resto degli infermieri non ho trovato problemi del genere). Chiudo parentesi!

Cibo: da migliorare.
Addetti alle pulizie ed OSS: fanno il possibile.
TV: si trova in una stanza fatiscenze dove è impossibile guardare qualcosa a qualsiasi ora... Per averla in stanza 5 euro al giorno, che per quello che sborsa lo stato sono inaccettabili, come i 10 euro settimanali che ci danno da buttare nelle macchinette per il caffè.
L'ultima notte prima di partire alle 6.00 di mattina.. non ho dormito perchè l'equipe medica ha dovuto chiamare la polizia alle 3.00 di notte per gestire tre pazienti che davano in escandescenza, facendo scattare allarmi antincendio, forti urla e vari altri rumori fastidiosi nei corridoi di reparto..
L'elenco del mese da ricoverato sarebbe lungo, ma ho elencato solo per abbreviare, sperando che tale clinica possa migliorare le condizioni di chi vuol lavorare con veri valori e che ci possa essere più rispetto per i pazienti, mandati in tali strutture non per vacanza ma per curarsi!
Grazie!
Saluti!
Rispetto all'unico ricovero ad inizio Covid in Villa Igea, sempre a Modena, dove mi ero trovato a meraviglia con tutti, purtroppo in questa clinica non posso dire lo stesso, perchè da casa adesso sto cercando di ritrovare me stesso dopo un lungo stress!

Dopo aver presentato il ricovero come risolutorio di uno stato depressivo associato a denutrizione, prospettando il ricovero per 10-15 giorni, la clinica si è rivelata essere priva di un'assistenza specifica h/24 di specialista ginecologa, fornendo un trattamento quasi esclusivamente farmacologico di antidepressivi.
Dieta forzata con metodi coercitivi al limite del punitivo e personale di assistenza scorbutico.
Risultato finale peggiorativo all'uscita rispetto al momento del ricovero. Paziente che ha vissuto il ricovero come un trauma, riconosciuto anche successivamente da uno psicologo intervenuto successivamente.

Doveva essere un ricovero di 10 giorni, sono diventati 3 mesi.
Io depressa, la mia compagna distanza dipendente da cocaina.
Maleducazione da parte dello staff medico e di alcuni infermieri.
Terapie inizialmente leggere, ma arrivata a Villa Rosa mi sono state aumentate (ero praticamente sempre a letto). Non ho tollerato il prolungamento del ricovero e mi sono autodimessa. Non mi è piaciuta assolutamente la divisione dei pazienti tra i loro disturbi.
Esperienza personale bruttissima.

Siamo i genitori di una ragazza ricoverata per 3 settimane a Villa Rosa. Abbiamo riscontrato grande competenza e sensibilità da parte dello staff, in primis della dottoressa Gasparini, cui va il nostro sentito ringraziamento. Ci chiediamo peraltro perché strutture pubbliche di questo tipo, a doppia diagnosi, cui per accedere da altre regioni c'è lista d'attesa anche di mesi, non esistano anche in regioni come la nostra, la "virtuosa" Lombardia. Costringendo le famiglie ad attese per l'ingresso e spostamenti costosi e faticosi per stare vicino ai familiari ricoverati. Solo Toscana, Emilia Romagna e poche altre regioni dispongono di questo prezioso e insostituibile servizio. Sarà per una maggiore attenzione alle devianze da parte di giunte politicamente più aperte e virtuose?

Sono la mamma di una ragazza con disturbo borderline e dipendenza da cocaina. Il rapporto con la struttura è stato terribile: continui rinvii del ricovero, che hanno provocato depressione e disperazione in mia figlia. Quando finalmente il ricovero è arrivato, la struttura si è rivelata inadeguata al trattamento delle persone con doppia diagnosi. Nessun controllo degli oggetti pericolosi (il disturbo borderline è caratterizzato da autolesionismo effettuato con qualsiasi oggetto!), pazienti lasciati a sè stessi che "istruiscono" i nuovi entrati, oltre alla mancanza di pulizia, di cura e di attenzione alle prescrizioni terapeutiche. Mia figlia dopo tre giorni è stata mandata via perché troppo disturbata, quindi inadeguata al ricovero. Stupidi noi che pensavamo che il ricovero fosse finalizzato alla cura di una persona con problematiche sia psicologiche che di dipendenza.

Dottori molto capaci sono il punto forte della struttura.
Gli infermieri li ho trovati poco professionali e, a prescindere dall’educazione o simpatia, puntualmente sbagliano i dosaggi delle cure, che se il paziente non se ne accorge assume dosaggi non corretti. Inoltre non rispettano la privacy, vi é poco rispetto facendo confusione e non controllando la sera quando i pazienti passano da una stanza all’altra.
Sicuramente punto debole di questa struttura. Dispiace solo per quei pochi che svolgono molto bene il loro lavoro.

Ottima equipe di medici, dalla competenza e gentilezza non comuni. Inoltre, per essere in una clinica, il cibo è ottimo.
Terapia personalizzata per la depressione e ricostituente per il fisico. Tengo a precisare che come esito finale ho messo "guarigione parziale" perché causa di forza maggiore sono stato solo venti giorni. Ho concordato con il medico un rientro appena possibile.

Ho trovato una buona struttura, con operatori e medici non solo bravi, ma anche gentili.

Ringrazio tutti, nessuno escluso, ho trovato medici davvero in gamba, educazione, gentilezza e disponibilità da parte di tutto il personale, sempre davvero molto paziente e comprensivo.

il mio primo ricovero è stato un incubo perchè non avrei mai pensato di arrivarci. ma ringrazio di cuore il dott. Castellani e la dott.ssa Poletti che con la loro professionaltà mi hanno salvata da un baratro che mi stava schiavizzando.g razie anche al dott. Gazzani che mi ha ricevuta (come dimenticare..) il giorno del ricovero: non so come hanno fatto, ma la loro tenacia non è mai svanita cosi come la loro umanità. complimenti a tutto lo staff di infermieri bravissimi e preparati, un abbraccio particolare a philip (mi scuso se il nome nn è corretto) che tante volte mi ha consolata senza perdere il contatto con il senso del suo dovere e della sua serietà. grazie a tutti gli infermieri e agli oss.
grazie a tutti, è stata dura ma vi porto tutti nel cuore.

Scrivo un commento dopo il secondo ricovero effettuato presso la struttura.
Un enorme grazie per la professionalità e l'umanità del Dottor Pedretti e di tutti i collaboratori. Quando una persona svolge il proprio lavoro con il cuore e non solo per denaro, questo si percepisce e rende la difficile degenza molto più normale.
Il questa struttura vi è proprio il lavoro di squadra formato da una squadra di valore.
Grazie.