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Non avendo potuto rintracciare in alcun modo il dottor Paganini personalmente, dopo sei anni dalla mia degenza nel reparto della riabilitazione cardiologica, sento il bisogno di ringraziare vivamente il dottore per la sua disponibilità e la carica di umanità dimostrate nei confronti di tutti i pazienti e, in particolare, nei miei confronti, che non avevo stabilito, per una serie di eventi che non voglio qui ricordare, un buon rapporto con l'ambiente. Mi ha accompagnata, con le terapie adeguate, che nessuno osa cambiare tanto sono state efficaci, e soprattutto con l'umorismo ottimista che alleggeriva tanto i miei malanni. Ricordo ancora il momento nel quale, dovendo io viaggiare, ha ritenuto giusto fornirmi un minimo di terapia per il viaggio e, quando l'infermiera non ha ottemperato alla sua richiesta, ha provveduto personalmente. Sono viva grazie al professor Massetti, altra splendida persona, che ho ritrovato al Gemelli di Roma, e al dottor Paganini di Montescano. Ho compiuto settant'anni da qualche giorno, con buona pace del dottor Roberto Riccardi che dovrà far riporre alle sue fidate infermiere la sacca con la quale avrebbero dovuto trasportarmi al piano inferiore quella notte di luglio del 2008 (intendesi obitorio). Vorrei che il dottor Paganini ricevesse il mio messaggio e che sappia che gli auguro tutto il bene che merita.