Dettagli Recensione

 
Ospedale di Pisa
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie

Sono il padre di Letizia Prestini.
Un padre vuole sempre il meglio per i propri figli.
Così quando sono venuto a sapere della gravità della malattia di mia figlia ho subito pensato che non mi sarei mai fidato della prima diagnosi e dei medici che l’avrebbero fatta.
Mi sarei informato e avrei portato mia figlia nel miglior centro italiano, o straniero, per la cura del linfoma.
Caro dottor Iovino, con Lei abbiamo avuto il primo incontro, dopo l’asportazione dall’ascella di un linfonodo che ha confermato il tumore, e lei è stata una persona e un dottore preciso e corretto nell’informare della patologia, dei rischi, delle misure da prendere, delle cure da fare, dei tempi, su cosa dovevamo aspettarci e sulle tantissime cure che la ricerca aveva a disposizione per rimediare a questa che io ritenevo una tragedia.
E’ come se ci avesse detto: "Dovrete scalare una montagna a mani nude e senza scarponi. Durante il cammino, quando sarete in parete e in posizioni piuttosto pericolose, potrete trovare improvvise tempeste, le mani e i piedi vi sanguineranno e, forse, potrete pensare di mollare la presa ma, noi, saremo lì dietro a proteggervi e a spingervi a mettercela tutta per arrivare in vetta. In vetta troverete di nuovo il sole….perché lo troverete…ve lo assicuro!”.
Lei Dottore fece ancora di più. Ci presentò una splendida persona, la dottoressa Rousseau, che avrebbe accompagnato Letizia nel cammino della chemioterapia.
Siamo usciti sicuri che ce l’avremmo fatta. Non eravamo soli.
Letizia da questo incontro trovò la determinazione per vincere la battaglia; la grinta e la voglia di vincere avevano preso il posto della paura.
Il 5 maggio, giorno del compleanno della sorella, iniziò il percorso della chemioterapia.
Carissime dottoresse dr.ssa Rousseau Martina e dr.ssa Giulia Cervetti, siete state due angeli. L’avete consigliata, spronata, aiutata a rialzarsi nelle numerose cadute e accompagnata in questo percorso accidentato.
E poi le infermiere, tutte disponibili e brave, sempre pronte a strappare un sorriso.
Il 6 dicembre 2016 ci avete informati che Tac e Pet avevano dato ottimi risultati e che la scelta della cura chemioterapica aveva debellato il tumore.
Scongiurata la Radioterapia l’unica cosa da fare saranno i controlli di routine e la sospensione di ogni terapia medica.
A quelle parole una immensa felicità prese il posto di mesi di terrore e paura di non farcela.
Non ci sono parole o omaggi che possano ripagare quello che avete fatto per Letizia in questi lunghi mesi.
Non so a cosa paragonare gli atteggiamenti avuti nei confronti di mia figlia, ma credo di poter dire che si avvicinano molto ad una parola che ritengo la cosa più importante nella vita di ognuno di noi: “Amore”.
Un abbraccio di cuore a tutti voi da me, da Letizia, da mia moglie Enrichetta, dall’altra nostra figlia Dania, da nostro nipotino Lorenzo e dal suo compagno Giuseppe.
Grazie di cuore e buon Natale a voi, alle vostre famiglie.

Fausto Prestini
Cerreto Guidi, 21 dicembre 2016

Patologia trattata
Linfoma di hodgkin.

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