Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico Agostino Gemelli di Roma
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Non ci tornerò di nuovo per partorire

Su consiglio di una mia amica sono andata a partorire al Gemelli, nonostante la mia ginecologa si trovasse in un'altra struttura, e col senno di poi dico, magari fossi andata lì dove stava lei!
Avevo avuto la rottura del sacco, corro in ospedale e invece nulla, tutto tace. Dopo alcune ore mi dicono che è meglio non aspettare che le cose avvengano naturalmente, e mi danno ossitocina, tanta. Poi mi tolgono la stanza e mi mettono in corridoio, davanti il bancone della segreteria. Iniziano dei dolori atroci, io oramai ero sola, niente più stanza e per giunta fuori il marito. Piango, mi dispero. Nessuno mi fila, mi passano davanti in tanti, come fossi stata invisibile. L'ossitocina ti spezza in due dal dolore. E per di più dovevo ascoltare le chiacchiere di quelle che stavano lì al bancone, mentre io morivo di dolori. Alla fine chiedo l'epidurale e finalmente me la fanno, in ritardo. Per fortuna si rendono conto che è il caso di darmi una stanza, e non di farmi vivere quei momenti di dolore in corridoio, davanti a tutti, persino il tecnico dell'Enel. Non ci credo se ci ripenso.. assurdo!
In camera finalmente arriva mio marito, e dopo un po' mi riprendo. Il parto non procede però, allora visto che stavano tornando i dolori, mi fanno una seconda dose di anestesia, ma io chiedo al ragazzo di farmene poca, perché so che altrimenti al momento di spingere non sentirei bene le contrazioni. Lui mi dice che sa lui quanta ne deve fare (giustamente per carità, ma me ne fa tanta al punto che non sento più le gambe, il sedere, nulla. Anche l'ostetrica si meraviglia che lui me ne abbia fatta così tanta e me lo dice pure. Al momento di spingere quindi, mio marito guardando il monitor mi aiuta e mi dice quando spingere, perché io non sentivo più nulla! Non ero padrona del mio corpo.. non più.. Niente, il bimbo non esce. L'ostetrica sembra anche scocciata, dice che mi devo impegnare di più. Passano un paio di ore ancora e niente, sono esausta. Allora arriva una signora, mi dice che mi aiuterà, e invece mi spinge forte la pancia senza darmi il preavviso. Nulla. Le dico che questa manovra non la voglio, ma loro mi fanno sentire anche in colpa, se non la facciamo il bimbo soffre, il battito è rallentato. Allora mi fa la manovra di kristeller altre 5-6 volte, ma mi fa troppo male, ho paura per il mio piccolo e per me, so che se non è venuto fuori ancora non ha senso continuare. Alla fine mi guardano tutte, come se fosse colpa mia se il bimbo non viene fuori... mi sento umiliata. Alla fine chiedo un cesareo, perché è evidente che non se ne veniva fuori. Ma l'ostetrica mi dice che non se ne parla. Allora, chiedo stremata, un loro aiuto, sapendo che c'è l'uso della ventosa, chiedo loro che mi aiutino con quella. Si guardano tra di loro e annuiscono. Finalmente il bimbo nasce, io non riesco neppure a piangere dalla gioia tanto era il disagio che avevo vissuto. Per di più per farlo venire fuori mi hanno tagliato molto, un sacco di punti, che poi mi hanno dovuto anche rimettere perché non erano stati messi bene e quando camminavo mi tiravano di lato. Vi dico solo che il mio bimbo ha avuto il torcicollo miogeno, probabilmente dovuto a questo travaglio così lungo e sofferto, probabilmente anche per colpa della ventosa o delle spinte sulla pancia. Per finire in bellezza, la placenta non veniva fuori, il mio utero a causa dell'anestesia eccessiva, non si contraeva più e così hanno dovuto tirarla fuori loro, provocandomi una forte emorragia. Mi hanno dovuto dare poi una cura di ferro perché avevo una anemia seria, con emoglobina a 6,9. Sono tornata a casa che non mi reggevo in piedi. Quando sento qualche mamma che racconta la sua esperienza positiva al Gemelli, resto muta, incredula, alcune tirocinanti erano anche dolci e carine con me, ma l'ostetrica che mi è capitata non lo era assolutamente. E troppe cose sono andate male nella mia esperienza, per cui sicuramente non ci tornerò di nuovo per partorire.

Patologia trattata
Parto naturale indotto con ventosa.

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