Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico Agostino Gemelli di Roma
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Parto cesareo

Ho dato alla luce la mia bambina a febbraio, ma penso che sia stata una delle esperienze più negative della mia vita.
Fino al momento del parto mi sono sempre trovata benissimo, super assistita al pronto soccorso, durante i monitoraggi e in tutte le fasi pre-parto.
In sala parto, per le prime 20 ore sono stata seguita senza grossi intoppi (nonostante diverse induzioni), se non nei momenti di cambio turno... passava anche un'ora e mezza prima che qualcuno si facesse vedere, ma non mi sono mai lamentata!
Alle 22.00 del secondo giorno, a dilatazione completa e collo dell'utero piatto, la ginecologa decide che ci sto impiegando troppo tempo, che l'epidurale deve essere interrotta. Risultato: dolori lancinanti (ma la cara dottoressa affermava che era il mio cervello e che i dolori fossero frutto della mia immaginazione) e 3 manovre di Kristeller, a cui ho provato ad oppormi in tutti i modi, ma sempre i cari presenti in sala parto mi dicevano di non fare storie perché non mi stavano "toccando" (ero io ad esagerare). Peccato che sono tornata a casa con la gabbia toracica piena di lividi!
Inizio a non avere le forze, chiedo un po' di carta bagnata per inumidirmi la fronte dopo 36 ore in sala parto, la dottoressa risponde "eh sì datele anche qualcosa di fresco"!... Con le manovre la bambina scende, decidono di tirarla con la ventosa: 6 tentativi... falliti!
Cesareo d'urgenza, con commenti sul mio travaglio.
Mi portano in camera, mi danno la bambina e mi dicono di allattarla, non avevo le forze e soprattutto latte, ma anche lì mi dicono che mi devo impegnare. Sto zitta.
Dopo 24 ore segnalo di avere difficoltà ad allattare, ma continuano a ripetermi che devo avere pazienza.
Sono stata dimessa a 48 ore dal parto, peccato che dopo 4 giorni si sia verificata un'emorragia della ferita.
Ho incontrato anche tante persone eccezionali, ma il grado di umiliazione subìto in sala parto l'ho trovato vergognoso.

Patologia trattata
Parto cesareo.

Commenti

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Inviato da Vera
02 Settembre, 2020
Mi dispiace molto dell'esperienza che hai vissuto. Anche per me cesareo, ma pretermine perché la bimba era podalica ed era sceso troppo il liquido amniotico. Ho dovuto aspettare 24h (veniva sempre rimandato l'intervento per altre urgenze) prima che mi portassero in sala operatoria e ovviamente ero a digiuno con marito e famigliari che hanno atteso dalle 7.00 del mattino a mezzanotte che uscissi dalla sala operatoria. Dopo il cesareo mi hanno messo in una stanza per tenermi sotto osservazione, salvo poi abbandonarmi per circa 5 ore (alle 18:50 è nata mia figlia e alle 24:30 sono uscita dalla sala operatoria) senza dire nulla ai miei famigliari che preoccupati hanno iniziato a chiedere di me. Nel frattempo medici ed infermieri mangiavano tranquillamente la pizza nella stanza accanto, ridendo e scherzando e non preoccupandosi minimamente di avvertire i miei famigliari, che ovviamente erano in crescente apprensione man mano che le ore passavano e di me nessuna notizia. A parte questo trattamento, sono stata poi portata in reparto, verso l'una hanno portato la bambina e mio marito si è preso cura di lei da quel momento in poi. Inizia un calvario per l'allattamento, visto che la bimba non si attaccava e le ostetriche insistevano che prima o poi lo avrebbe fatto. Alla fine, dopo 24 ore di digiuno, la bimba dormiva sempre e non c'era verso di farla attaccare nonostante gli interventi sgarbati e svogliati delle ostetriche di turno. Abbiamo supplicato di darci un poco di latte artificiale e siamo riusciti a farci portare 30 ml., che la bimba ha finalmente preso ma da lì nulla più. Finalmente, dopo 48 ore di inferno, è arrivata Ilaria, un'ostetrica giovane ed umana, che constatata la situazione ci ha suggerito di tirare il latte portandoci il tiralatte dell'ospedale. Anche in questo caso hanno fatto mille storie per permetterci di usare il tiralatte e tenerci il latte tirato in frigo, ma ormai eravamo abituati a quel trattamento di tutto il personale e l'importante per noi era solo che la bimba mangiasse un pochino. Anche per noi dimissioni dopo 48 ore, ma io non mi tenevo in piedi e alla fine hanno deciso di aspettare ancora un giorno. Ci sarebbe tanto altro da raccontare, ma non ne vale la pena. Unica nota positiva il cibo, che è sempre stato molto buono e abbondante. Per il resto non tornerei a partorire al Gemelli neppure se fosse l'unico ospedale rimasto disponibile. Molto bella l'idea del rooming-in, ma consiglio di provarlo al Gemelli solo se si è al secondo figlio, e perciò con un minimo di esperienza, altrimenti verrete lasciati a voi stessi.
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