Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico Agostino Gemelli di Roma
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

La mia esperienza al Gemelli

Nonostante siano passati due mesi e mezzo sento ancora il bisogno di parlarne. Ne ho scritto anche altrove e penso che la mia esperienza potrebbe essere utile a chi stia cercando il posto giusto in cui partorire. Se avessi letto cose del genere sarei stata più pronta, forse avrei evitato qualche trauma. La cosa più importante da dire al riguardo è che questo ospedale è dotato di un'ottima terapia intensiva neonatale: non dovrebbe mai servire, ma se serve è lì a due passi dal reparto Maternità, e nel mio caso questo è stato fondamentale. Questo dato già di per sé dovrebbe far scegliere l'ospedale a mio avviso, o comunque uno con una TIN al suo livello, e lo dico nonostante tutto quello che ho passato qui dentro. Sono stata indotta per 5 giorni, ed ogni tentativo di induzione (con relativo dolore) era somministrato da specializzandi dalla mano più o meno pesante. In particolare, la prima induzione mi ha letteralmente distrutta, fisicamente e psicologicamente, nonostante fossi entrata in ospedale con un enorme sorriso. Mi è stato praticato senza saperlo un tentativo di scollamento e successivamente l'inserimento dei famosi palloncini mi ha devastata, soprattutto per la mancanza di tatto e per la violenza della pratica eseguita da uno specializzando particolarmente invasivo e presuntuoso. Ho avuto molte perdite di sangue ed ero spaventatissima. E così via con tutte le altre induzioni. Ad un certo punto il battito della mia bambina era talmente accelerato che erano pronti a farmi una flebo. Se non fosse stato per una dottoressa che per caso mi ha visitato qualche giorno dopo altre induzioni senza risultato, sarei andata a fare l'ossitocina come previsto e raccomandato da uno dei medici del giro mattutino, rischiando tantissimo, per la mia condizione. Si è scoperto infatti che non avrei potuto partorire naturalmente per questioni fisiche, per dirla brevemente. Appena scoperto ho quindi chiesto di partorire con cesareo, naturalmente, ma a quel punto un muro si è iniziato a costruire di fronte a me: le reazioni dei dottori erano sorprese e indispettite, provavano a dissuadermi in ogni modo pur di farmi continuare l'induzione (ovvero ricominciare il giro visto che le avevo provate tutte senza risultato)... anche di fronte all'evidenza il parto deve essere naturale, insomma. In più, mi è stato detto che il fallimento delle induzioni probabilmente era dovuto ai troppi chili presi in gravidanza. E ho sentito che tanti cesarei vengono fatti solo perché d'urgenza. Non potevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie. Ho dovuto firmare per il cesareo per volontà materna, sfinita e impaurita. In questi giorni però, leggo di tante esperienze ancora peggiori e di cesarei alla fine neanche fatti e conseguenze pesanti per mamma e bambino... Mi ritengo quindi estremamente fortunata. Per fortuna inoltre, l'intervento è stato condotto da un'equipe magnifica e preparatissima, che non smetterò mai di ringraziare. Per la fase successiva nel reparto maternità per l'avvio all'allattamento... Sorvolo o dovrei scrivere un post altrettanto lungo. Spero di essere stata utile a qualcuno.

Patologia trattata
Gravidanza.
Parto cesareo.

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