Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico Agostino Gemelli di Roma
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

La mia esperienza

Ciò che scrivo è il mio modestissimo parere da persona che ha fatto studi umanistici e non di medicina, ma che per la sua condizione non ha potuto far altro che informarsi il più possibile. Alcune patologie non si deducono dagli esami oggettivi. Ad esempio: una risonanza potrà essere perfetta in apparenza, ma da essa non si potrà mai evincere una malattia in divenire, uno screzio encefalico (a meno che non abbia provocato una lesione cerebrale). Anche la stessa definizione delle risonanze dovrebbe far pensare: 1,5 tesla quando la ricerca ora è arrivata addirittura a strumenti di definizione 9 tesla, e comunque attraverso una risonanza magnetica non è possibile visionare i danni funzionali; così anche per l'elettromiografia, attendibile per “quei” muscoli analizzati "al momento". Non ci sono dubbi che alcune problematiche neurologiche abbiano origine psichiatrica, ma troppo spesso si bolla con questa etichetta ciò che di psichiatrico ha ben poco, forse anche per un pregiudizio di fondo che vede la donna giovane con disturbi neurologici una derivazione somatoforme, di quella isteria di freudiana memoria che tanto amava Charcot.
Esistono forme miasteniche iatrogene sieronegative, encefalopatie tossiche, sindromi paraneoplastiche che non vengono neppure prese in considerazione. E' chiaro che in medicina ci si attenga all'ipotesi più probabile e non si vada a ricercare ogni volta la malattia rara, che peraltro non è neanche prevista dai protocolli di analisi standard (tutto questo avrebbe un costo economico e di tempo spropositato). Il mio personale consiglio è quello, però, di non chiudere completamente con il paziente, ma di prevedere incontri dilazionati nel tempo, invitando contemporaneamente a usufruire di un supporto psicologico/psichiatrico. In questo modo si monitorerebbe la situazione qualora ci fossero patologie non ancora visionabili dagli esami e il paziente non avrebbe l'impressione di essere abbandonato dalla struttura. E' la comprensione che invece ho trovato presso un altro policlinico, che ha avuto nel mio caso la sensibilità di approfondirlo - e che ha confermato che non si trattava di problematica psichiatrica.

Patologia trattata
Sospetta sindrome iatrogena.
Sintomi: diplopia, astenia, parestesie, fascicolazioni.

Commenti

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Inviato da andrea bolini
19 Giugno, 2017
Rita, quale e' quest'altro policlinico in cui lei ha trovato una volontà di approfondire?
Inviato da M. Luisa Ossani
27 Marzo, 2021
Buongiorno Rita, sono la mamma di un ragazzo di 28 anni che da circa 2 anni soffre di una malattia senza diagnosi che presenta gli stessi sintomi da Lei indicati. I molti esami fatti (emg, RM, biopsia muscolare e altri) tutti negativi e le molte visite oculistiche, neurologiche e reumatologiche effettuate in vari importanti centri italiani, non hanno portato a nessuna diagnosi. E purtroppo, come dice Lei, il paziente è lasciato molto a sè stesso senza alcuna indicazione alternativa. Le chiederei se in base alla Sua esperienza (e spero che nel frattempo abbia potuto risolvere i suoi problemi) può darci qualche suggerimento. Mi sono permessa di disturbarLa perchè il Suo è il primo caso che troviamo con una sintomatologia del tutto simile a quella di mio figlio.
La ringrazio moltissimo per l'attenzione.
Cordiali saluti
M.Luisa Ossani
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Erika
02 Agosto, 2021
Buongiorno,
purtroppo anche io, giovane donna di 38 anni e con risposte simili...
Mi potrebbe dare il nome del centro che ha menzionato?
Grazie in anticipo.
Inviato da Nella
31 Mag, 2023
Si è riusciti ad avere il nome del Policlinico che infine ha curato la sig.ra Rita con maggiore attenzione?
Qualcuno può rispodere per cortesia?
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