Dettagli Recensione

 
Ospedale S. Maria di Ca' Foncello di Treviso
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Subependimoma IV ventricolo

A seguito di una visita neurologica (giugno 2020) per dei problemi fisici che si stavano protraendo da settimane, mi sono state prescritte tre risonanze magnetiche da effettuare in tempi brevi: RM cerebrale, angio RM vasi intracranici e RM rachide cervicale. Sono grato al neurologo Dr. Bonifati per essere stato così scrupoloso e aver voluto approfondire la causa dei miei malesseri. Purtroppo è stato appurato che era presente un tumore di 2,2 cm. nel quarto ventricolo cerebrale chiamato subependimoma. Leggendo il referto con una diagnosi del genere, ed essendo ignorante in materia, sono andato in preda alla disperazione, pensando che la mia vita fosse ormai con scadenza breve. Smaltita parzialmente la botta, ho dovuto affrontare il problema. Ho contattato il neurochirurgo Dr. Luca Basaldella (che conoscevo già per essere stato colui che aveva salvato la vita a mia sorella dopo un'emorragia cerebrale a novembre 2019) per fissare un appuntamento e capire quali fossero le varie possibilità. Ha la mia stessa età, è un dottore veramente eccezionale, empatico, e mi ha messo a mio agio. Mi ha detto che, data la mia giovane età, era il caso di intervenire chirurgicamente. Il tumore, seppur lentamente, sarebbe cresciuto e mi avrebbe potuto dare problemi importanti, rendendo un'operazione in futuro più complicata. Mi ha mostrato le immagini della risonanza facendomi vedere dove era collocato il tumore, mi ha spiegato esattamente i rischi dell'intervento, che ovviamente mi hanno lasciato impietrito, ma è riuscito a farmi capire che prevalevano gli aspetti positivi. Tornato a casa ho iniziato a pensare: era il caso di rischiare, o era meglio continuare a vivere facendo una risonanza ogni 6 mesi sperando che non si aggravasse la situazione? In un giorno ho deciso: meglio rischiare per cercar di sconfiggere subito il male. Ho dato fiducia incondizionata al Dr. Basaldella senza neanche contattare altri neurochirurghi. A ottobre 2020 mi sono sottoposto all'operazione, il Dr. Basaldella, dopo un intervento di circa 6 ore, è riuscito ad asportare completamente il tumore. Ho passato un giorno in terapia intensiva e 4 giorni in degenza. Gli sarò sempre grato, nonostante la giovane età è preparatissimo, ha un'umanità incredibile, è sempre disponibile, e per me è stato una figura rassicurante in un momento nero della mia vita. Speriamo che possa rimanere a lavorare all'ospedale di Treviso fino alla pensione. Merita veramente tanto.
Un sentito ringraziamento all'equipe che ha lavorato con il Dr. Basaldella, ai ragazzi della terapia intensiva che son stati magnifici, agli infermieri e agli OSS del reparto degenze di neurochirurgia sempre gentilissimi e carini, e alla dottoressa Giulia Del Moro, sempre solare, positiva e professionale.
Grazie, grazie e ancora grazie!

Patologia trattata
Subependimoma quarto ventricolo.

Commenti

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Inviato da chiara
27 Mag, 2023
Salve Fabrizio, ho avuto la sua stessa diagnosi e sono nella fase impietrita e spaventata. Ho 46 anni. Posso sapere che tipologia di intervento le è stato fatto? in endoscopia? oppure con la craniotomia? ha avuto qualche conseguenza a posteriori? i pericoli più probabili quali potevano essere?
Grazie mille..
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Fabrizio
27 Mag, 2023
Buonasera Chiara, capisco perfettamente il momento e lo sconforto, io pensavo di poter morire o riportare lesioni dovute all'intervento.
Come ogni intervento ha dei rischi, e nel nostro caso essendoci dei nervi che comandano lingua, viso, o possibili emorragie ecc., fa ancora più paura. Si tratta di craniectomia in anestesia generale.
Io a 40 anni ho preferito togliermi il dente ed affrontare la cosa, è andata bene, dopo 2 anni e mezzo non credo proprio di avere problemi legati a questa cosa, dovrò a breve fare un'altra risonanza di controllo, però è un tumore a crescita molto lenta, che magari è là da un sacco di anni e nessuno lo sa. Il neurochirurgo e la sua equipe hanno una strumentazione avanzata che gli consente di far correre meno rischi possibili al paziente.
Si rassereni e prenda la decisione più saggia, le lacrime i primi giorni è normale che ci siano, poi la voglia di avere la meglio sulla malattia prevarrà e si sentirà una leonessa. Non è facile ma ci sono riuscito pure io che non sono così coraggioso e ho sempre avuto una paura allucinante di dottori e ospedali. Le sono vicino.
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