Dettagli Recensione
Asportazione neurinoma
Sono stata ricoverata nel reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale di Treviso per l’asportazione di un neurinoma. Dal punto di vista medico, nulla da dire: ho ricevuto un’ottima assistenza chirurgica. Un ringraziamento particolare va al Prof. Canova, che fin dal primo incontro si è dimostrato una persona gentile, disponibile e profondamente umana. Il suo modo di porsi mi ha trasmesso fiducia e tranquillità in un momento difficile. Un’altra figura meravigliosa è stata la Dott.ssa Del Moro, una professionista attenta e molto umana, che ha saputo farmi sentire ascoltata e compresa.
L’intervento è stato eseguito dal Dott. Galinaro, senza dubbio un chirurgo molto preparato e competente.
Tuttavia, mi permetto una piccola osservazione: il momento in cui mi ha spiegato il tipo di intervento è stato per me molto difficile. Il tono molto diretto, seppur chiaro, mi ha spaventata moltissimo, al punto da scatenarmi una crisi di panico durante la degenza in Rianimazione. Comprendo l’importanza di spiegare in modo preciso, ma credo che un pizzico in più di empatia e delicatezza nel comunicare con i pazienti possa davvero fare la differenza.
Per quanto riguarda il personale infermieristico, ho incontrato molti infermieri gentili e disponibili, ma purtroppo non tutti lo sono stati. In alcune occasioni, sono rimasta anche 30 minuti nelle mie feci o urina, in attesa di assistenza, e in certi momenti ho percepito mancanza di attenzione e cortesia da parte di alcuni, sebbene pochi. Al contrario, posso dire che gli OSS sono stati sempre molto gentili e presenti. In particolare una OSS (di cui purtroppo non ricordo il nome) è stata attenta e sensibile: è stata l’unica a notare che il mio tavolo era troppo alto e a intervenire subito, un gesto semplice ma per me importante.
Per quanto riguarda il reparto, è nuovo, ampio e ben strutturato, ma proprio per queste caratteristiche credo sia fondamentale un potenziamento del personale assistenziale, sia OSS che infermieri. In alcuni turni ho notato la presenza di un solo OSS, e questo rende difficile garantire assistenza adeguata, soprattutto perché in determinati momenti alcuni pazienti non sono autonomi, avendo appena subito interventi importanti — come nel mio caso — che li costringono a restare a letto anche per più giorni. In queste condizioni, è fondamentale avere personale sufficiente per assicurare assistenza tempestiva e continua.
Ho riscontrato inoltre una certa disorganizzazione nella gestione dei tempi, sia durante la degenza che nel momento della dimissione. In particolare, mi era stato comunicato un orario preciso per l’uscita (le 13:45), ma alla fine ho potuto lasciare il reparto solo dopo oltre mezz’ora di attesa, a causa di ritardi e preparativi gestiti all’ultimo minuto. Comprendo che ci possano essere imprevisti, ma credo che una maggiore chiarezza e coordinamento nei tempi migliorerebbe l’esperienza del paziente in modo significativo.
In conclusione, ritengo che il reparto debba migliorarsi sotto diversi aspetti: nell’organizzazione interna, nel numero di operatori presenti, nella gestione delle tempistiche, sia per quanto riguarda l’assistenza ai pazienti, sia per la consegna dei documenti al momento della dimissione.
Oggi sono finalmente tornata a casa, e posso dire di aver vissuto un’esperienza complessa, fatta di professionalità medica di alto livello ma anche di alcune difficoltà organizzative. Vorrei sottolineare che sarebbe auspicabile un atteggiamento più gentile e umano da parte di alcuni membri del personale.
Comprendo perfettamente che il reparto sia grande, che il personale sia ridotto e che i tempi siano spesso stretti, ma un gesto gentile, una parola di conforto o semplicemente un tono più empatico possono fare una grande differenza per chi sta affrontando momenti delicati. Non costa nulla, ma può davvero aiutare tanto.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute
