Dettagli Recensione

 
Ospedale Careggi di Firenze
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Valutazione di un reparto da medico e da paziente

[ ] Sono stata operata in questo reparto il 7/12/2020: un record. Primo malore il 22/12/2019 ore 22.00 circa. Ero a lavorare, sono una "addetta ai lavori", anestesista rianimatore a Pescia. Al primo malore, nel mio ospedale sono stata sottoposta immediatamente alle indagini del caso, che hanno evidenziato la necessita' di interpellare la neurochirurgia di Careggi. La mia situazione e' stata immediatamente presa in carico da subito (eravamo passati gia' al 24/12). Il professor Della Puppa (padovano) era giustamente a casa sua per il Natale, ma gia' informato di tutto. Il 25/12 quasi aveva deciso di sottopormi ad intervento addirittura il 2/01/2020. Dato che la mia situazione era sì urgente, ma non cosi' tanto da dover correre a perdifiato, abbiamo pensato di stabilizzare il tutto e programmare l'intervento per il 7/01/2020. In quanto "addetta ai lavori" temevo (sensazione imbarazzante) di avere avuto un trattamento leggermente privilegiato e questo onestamente forse un pochino c'e' stato. Stando pero' in camera con altre pazienti, ho constatato che anche le altre (non medici) avevano avuto la stessa tempestivita' di diagnosi, cura e terapia. Questo mi ha messo molto piu' a mio agio. Pochi concetti chiari: tempestivita', efficienza, competenza, professionalita': un fiore all'occhiello per la sanita' toscana. Nessuna necessita' di andare "in pellegrinaggio" presso strutture fuori regione pensando di trovare il meglio, quando il meglio e' venuto lui da noi: il prof. Alessandro Della Puppa. Il mio essere una addetta ai lavori mi ha permesso di valutare con occhio tecnico l'efficienza e la professionalità: ineccepibili.
Scorrendo le notizie generiche della città, ho anche letto delle recenti polemiche su scandaletti vari di provincia che hanno cercato di coinvolgere lo stesso prof. Della Puppa. Anche qui, da addetta ai lavori, mi sento di dire e non temo alcuna smentita (lavoro in ambienti ospedalieri da 24 anni) che la storia si ripete... (come diceva Giambattista Vico). Il "nuovo", lo straniero (le citta' antiche, di grande tradizione sociale e culturale (Firenze, Siena, Pisa) sono sempre tendenti ad una certa chiusura anche mentale a tutto ciò che è nuovo, alternativo, diverso. Come se il "nuovo" si volesse rubare qualcosa. In questa realta' di tradizione, un giovane rampante preparato, efficiente e determinato ad ottenere risultati concreti, indubbiamente crea sconcerto, imbarazzo, malcelata invidia. Ed ecco che in modo subliminale (e talvolta nemmeno tanto) si cercano i soliti mezzucci sudici e vigliacchi per insinuare il dubbio del raccomandato, corrotto, implicato in qualche affaretto poco trasparente. Niente di nuovo. Tutto nella norma. La "macchinetta del fanghino", perche' non ha a mio avviso neanche la dignita' di un fango completo, si mette in moto. Bisogna tenere il "ganzetto" (il prof.) con la testina bene schiacciata. In modo che non abbia voglia di fare levate di capo che in un ambiente di tradizione baronale e "grembiulato" non sarebbero tollerate piu' di tanto. Ognuno al suo posto.
Al di la' della gratitudine personale che provo per il lavoro svolto su di me, penso di aver espresso con grande sincerita' e trasparenza la mia opinione.
[ ] Dott.ssa Graziana Giannoni

Patologia trattata
Emorragia cerebrale.

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