Dettagli Recensione

 
Ospedale Careggi di Firenze
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Un esercito di soldati pronti ad aiutare

Mi sono recato al pronto soccorso a seguito di quella che poi mi è stata diagnosticata essere una tachicardia da sforzo. Sono stato una prima mezza giornata, fino a sera tardi, nel reparto di urgenza, e poi mi hanno spostato nel reparto di osservazione breve per altri due giorni. Ho provato orgoglio e allo stesso tempo gratitudine per il servizio ricevuto.
In entrambi i reparti, medici e infermieri non si sono mai fermati un momento, sempre in attività febbrile soprattutto nelle stanze delle urgenze. Ho visto con i miei occhi che hanno a che fare con pazienti di ogni tipo, da quelli che comprendono la situazione ospedaliera a quelli offensivi e violenti, ma non perdono mai la loro professionalità e la gentilezza. Non sono dei dittatori, ma non sono nemmeno dei tappetini. Sanno quello che fanno e lo fanno bene. Poi è ovvio che come succede dappertutto c'è anche l'operatore che preferisce rimanere un po' più in disparte ed è meno propenso al contatto umano, ma questo non pregiudica l'assistenza. Per uno che rimane in disparte ce ne sono dieci pronti ad ascoltare. Io non ho mai vantato pretese, ho chiesto con gentilezza e sono sempre stato accontentato, a volte in modo più solerte e in altre ho dovuto chiedere più di una volta, ma poi tutto si è sistemato. Li ho trovati davvero attenti e premurosi e ancor di più mi hanno stupito i medici, che sono stati prodighi di consigli ogni volta che ne hanno avuta l'occasione.
Nel reparto delle urgenze ho sentito gente urlare e minacciare per il solo fatto che i loro famigliari non arrivavano a prenderli, come se la colpa fosse degli operatori del reparto. Un vero inferno. Quando mi hanno dimesso non ho potuto non fare i complimenti a tutti, anche se questi complimenti non sono stati recepiti appieno. Ormai il personale è talmente abituato ad andare avanti a testa bassa che non è più abituato a concedersi il lusso di assaporare il momento dei complimenti, quasi come se li considerassero immeritati. Spero per loro che possano tornare a godersi il rapporto medico-paziente, dove il rispetto reciproco regnava. Trent'anni di tagli alle spese hanno devastato il sistema, ma queste persone ancora reggono salde e, finché ci saranno, io mi sentirò tranquillo.
Li ringrazio qui, quelli del pronto soccorso e quelli dall'osservazione breve: non sanno quanto bene mi hanno fatto.

Patologia trattata
Tachicardia indotta da sforzo.

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