Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Bologna
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Giudizio

All‘Hospice Seragnoli del Bellaria è stato assistito mio fratello, malato terminale, fino al suo decesso. Ho personalmente assistito ad un episodio di insostenibile sofferenza, con grida di dolore da parte del malato protrattesi per un tempo esageratamente lungo, durante il quale l‘infermiera addetta è stata in grado di praticare una iniezione con estrema difficoltà, sbagliando più volte, segno evidente di inesperienza e grande stress. Mio fratello è deceduto alcuni giorni dopo in solitudine, durante la notte, dopo aver sofferto altre 2 ore buone in quanto la moglie e gli amici, che erano al suo capezzale fino a qualche ora prima, non sono stati in grado, se non dopo lungo tempo, di riconoscere nel moribondo evidenti segnali di sofferenza. Il personale non è stato secondo me in grado di gestire tale momento al meglio, monitorando da vicino la situazione del dolore e suggerendo una riduzione delle troppe visite in un momento in cui il malato non era più in condizione di interagire. Tutto il personale è gentilissimo e molto umano ma sulla preparazione, competenza e capacità di gestire le diverse situazioni familiari dei malati in modo tale da salvaguardarne il benessere, ho molte riserve. Le psicologhe sono giovanissime, appena uscite dall’università e, mi è stato confermato da amici che lavorano nel settore, senza una formazione terapeutica personale.

Patologia trattata
Tumore del rene.

Commenti

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Inviato da sabrina
06 Ottobre, 2022
All‘Hospice Seragnoli del Bellaria è stata assistita mia sorella di 50 anni, malata terminale, fino al suo decesso. Ho personalmente assistito a più episodi di incapacità da parte del personale infermieristico di affrontare la situazione. Dopo 1 mese e mezzo di ricovero, nonostante la nostra presenza e il nostro costante, assiduo, immancabile aiuto nella gestione di mia sorella a causa della gravissima malattia, è deceduta soffrendo in modo allucinante e in attesa delle terapie che la responsabile della notte non voleva somministrare, avendogliela somministrata solo poche ore prima. Mi chiedo con quale criterio possa aver preso una posizione del genere. Inutili le mie richieste costanti di aiuto. Il personale non è stato secondo me in grado di gestire moltissime situazioni. Anche l’approccio con il malato è esageratamente amichevole, tanto da perdere di vista anche l’età stessa del malato. Il loro approccio può essere accettato forse da malati anziani, ma assolutamente non li ho trovati in grado di approcciarsi con persone giovani. Le psicologhe sono giovanissime, appena uscite dall’università, senza una chiara formazione terapeutica personale.
La location è discreta, ma decisamente triste e avvilente per i malati stessi, che sanno che non ne usciranno mai. Decine e decine di carrozzelle lasciate depositate fuori dalle stanze etc etc… tanto altro da dire, ma meglio dimenticare. C’è tanto da fare e da impegnarsi per migliorare.
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