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Ottantenne che per la prima volta entra all'ospedale Civile di Brescia non da visitatore ma da paziente per la rimozione dei calcoli alla vescica. Raggiunto il reparto di Urologia un'infermiera si presta ad accompagnarmi nel reparto di preparazione per l'intervento programmato. Da subito noto che l'ambiente è molto datato, le mura fanno capire quante migliorie hanno avuto nel tempo, ciò ciononostante, si respira aria di pulito e noto un appropriato ordine in tutte le cose. L'accompagnatrice, per quanto molto giovane, nota in me una certa preoccupazione, inizia un dialogo ed in poco tempo mi trasmette sicurezza superando i cattivi pensieri. La procedura di preparazione è estremamente rigorosa con ripetuti controlli effettuati da personale specifico sempre cortese e rispettoso e non sono mai stato lasciato solo. Dopo un paio d'ore mi hanno trasferito in sala operatoria attraverso una piccola apertura con chiusura a ghigliottina a garanzia di un totale isolamento. La sala è molto fredda, il personale addetto, almeno otto, forse di più, sicuramente tutti con mansioni ben precise obbligati a lavorare con un clima veramente gelido per evitare l'insorgere di infezioni. Uno dei due assistenti del dr. anestesista mi mette un semplice tubo sotto il camice alimentato da un generatore d'aria calda che mi trasmette subito sollievo, lo stesso medico mi spiega che per il mio intervento basterebbe un'anestesia spinale, assolutamente indolore, che condivido. Purtroppo dopo due tentativi l'ago non entra causa la mia discopatia e, per non farmi soffrire oltre, decide di procedere con la totale. Dopo poco più di due ore mi sveglio e mi ritrovo nel letto assegnatomi con un'infermiera vicina per ulteriori controlli ed, ovviamente, un catetere collegato. Per tutto il pomeriggio la presenza, quasi continua, di un'infermiera per effettuare i controlli di rito e disponibile ad esaudire ogni possibile mia richiesta, anche la più banale nonchè visita di medici con la solita domanda "come si sente" e altrettanto solita risposta "benissimo". Verso sera arriva il Dr. Luca Cristinelli accompagnato da due colleghi che alla consueta domanda e risposta, dopo comunque verifica dei dati in suo possesso, esclama che domani potrei anche dimetterla". Parole sante. Il mattino seguente alle sei un'infermiera mi ha tolto il catetere e, poco dopo, è sopraggiunto il Dr. Cristinelli sempre accompagnato da due colleghi con il foglio di uscita. Considerato tutti gli esami clinici effettuati ho chiesto so potevo avere copia per la mia dottoressa ed in pochi minuti mi sono stati consegnati.
Per questa esperienza mi sento il dovere di rivolgere un grandissimo ringraziamento al Dr. Cristinelli e a tutto il suo Staff non solo per l'assistenza prestatami ma, particolarmente, per elevato grado di professionalità e gentilezza che, pur nel breve periodo di degenza, ho potuto apprezzare.
Franco Godenzi.