Dettagli Recensione

 
Ospedale Cardinale Panico di Tricase
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Travaglio si blocca, arrangiati....

Nell'ottobre 2015 ho partorito il mio secondogenito, ma la mia esperienza non è stata tanto positiva...
A 39+6 vado a fare il tracciato, durante il quale compaiono le contrazioni. Mi dicono di ripresentarmi dopo tre ore per un altro tracciato e poi si vedeva come procedere. Torno, mi visitano: dilatazione di 2 cm., perdita di tappo mucoso. Dentro di me penso "meno male, sta procedendo avanti, è questione di qualche ora"...
Sul tracciato si vedono le forti contrazioni ogni 6-8 minuti. Ricovero per i prodromi di travaglio.
Sono le 13.00. Poco dopo il cambio di turno e come per magia si blocca tutto, solo il bimbo insiste spingendo sempre più verso giù e causando un dolore fisso e intenso.. Io penso "forse tra poco riparte", ma niente. Arriva l'orario di cena, ma mi vietano di mangiare, più tardi anche di bere e, visto che ho fatto solo la colazione, mi sento girare la testa per il calo di zuccheri, ma nessuno mi fa la flebo di glucosio almeno.. Io comunque subisco tutto questo come una pecorella, però comincio a lamentarmi per il dolore sempre più forte. Mi danno sempre la stessa risposta: "Non sono le contrazioni". Come se io non lo sapessi, visto che ho già partorito in un lampo e tutti 'sti dolori non me li ricordo! Intanto ogni ora mi fanno sdraiare sul lettino e mi infilano il dito facendo ancora più male.. e i tracciati sdraiata sulla schiena che già non sopportavo quella posizione.. Però mi dicevano "sul fianco non registra bene", e di nuovo sopportavo.. Un altro cambio di turno, è mezzanotte, l'ostetrica caccia via mio marito, dicendogli che ci voleva ancora molto; addirittura si azzarda a dire che le mie condizioni non erano da ricovero, che dovevo stare a casa.
Sono le 2.30, io non ho la forza di gridare né di piangere, emetto solo i gemiti. Dico alla ostetrica che mi viene da vomitare, lei mi sdraia e mi fa un altro tracciato e mi mette su una traversa mon-ouso, casomai dovessi vomitare per davvero.. Alla fine, credo che più che si sia stancata di sentire i miei lamenti e per compassione mi fa una flebo, credo di ossitocina. Dopo meno di un'ora mi visita e dice "stai a 5-6 cm., vai a chiamare tuo marito, prepara il necessario e vieni in sala parto".
Mi sdraiano su quel maledetto lettino, mi rompono la sacca e, non capendo dal tracciato quando avevo le contrazioni, dicono di regolarmi quando sento dolore o bisogno di spingere..
Io dopo ore di inferno mi sento debole e indolenzita, a malapena riesco ad appoggiare il sedere sul letto, non spingo abbastanza forte e allora tutti (compreso il mio gine che è salito tra un cesareo e altro) cominciano a rimproverarmi, che mi devo concentrare e spingere. Sì, ma con quali forze secondo loro?! Sfinita, vedo salire la dottoressa sulla pancia e l'ostetrica a farmi il taglio di episiotomia così lungo che è arrivato fino all'ano.. - ancora oggi ho difficoltà di andare al bagno, farmi il bidet.
Alla fine vedono che il bimbo sta girato male e cercano di rigirarlo.. dopo qualche spinta finalmente vedo mio figlio, enorme, 3870 grammi.. Cominciano a ricucirmi, l'anestesia non credo abbia funzionato, perché ho sentito il passaggio dell'ago su tutti i punti, interni ed esterni, ma dopo tutto quello che ho passato era comunque il dolore minore..
Vi è bastato???

Patologia trattata
Secondo parto "spontaneo".

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