Dettagli Recensione

 
Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Dr. Ceccotti mi ha riportato in vita

grazie prima di tutto al dott. Ceccotti, a tutta l'equipe e a tutti del reparto di neurochirurgia...
sono di reggio, nel 2002 sono stato colto da emorragia cerebrale; premetto che all'epoca avevo 32 anni, a reggio mi davano 2-3 ore di vita e si diceva che non c'era nulla da fare e non c'erano posti letto, e se voleva mia moglie mi poteva portare a Catanzaro- cosa che fece subito con la speranza di arrivare in vita (cosa riuscita). Lì il dott. Ceccotti prese subito visione della mia situazione e dopodiche informò mia moglie che probabilmente non avrei vissuto più di 2 ore, ma si poteva tentare di evitare la morte con un intervento chirurgico, naturalmente sotto la responsabilità di mia moglie che accetto' e firmo' subito perche c'era una sola possibilità su 100. il dottor Ceccotti inizio' subito l'indagine e i preparativi per l'intervento, intervento che duro' 11 ore, mi fu aperta la testa parte sx. in poche parole, dopo una settimana mi sentivo nato per la seconda volta grazie al dott. Ceccotti e al signore che mi mise nelle sue mani; fui doppiamente miracolato, in un mese ritornai al 70 x 100 e fui dimesso con varie raccomandazioni da seguire, cioe' una terapia e visite mensili. purtroppo fui un po' leggero e dopo un anno ebbi una ricaduta nel problema. fui portato e ricoverato di nuovo dal dott. Ceccotti, avevo braccio e gamba che non li sentivo piu, mi fu fatto un primo esame e mi fu diagnosticata una leggera dilatazione dell'aneurisma nell'arteria media silviana di sx, nonchè seconda diagnosi di emiparesi di dx. nel primo caso mi fu fatta l'embolizzazione, mentre nel secondo mi aspettsva una lunga fisioterapia. niente.. dopo 15 giorni fui dimesso e iniziai una lunghissima fisioterapia che pian piano mi portava sempre bene. arrivai al punto di alzarmi dalla sedia a rotelle e camminare con le stampelle, che nel giro di un anno buttai perchè camminavo discretamente. mi sentivo bene. bè, diciamo bene perchè ogni tanto mi prendono crisi convulsive, ma ormai so come trattarle e nel giro di pochi minuti mi riprendo. passano gli anni, faccio i controlli ma nel 2010 vado a fare l'ultimo controllo e.. brutta sorpresa: mi si riscontra un altro aneurisma attaccato al precedente, diagnosi: riabitazione parziale di aneurisma cerebrale di 10 mm. Mi si consiglia un altro intervernto tramite angiografia, ma c'è il rischio dell'80x100 di riuscita. la paura mi porta a rinunciare all'intervento, mi assumo le responsabilità se mi accade qualcosa e mi faccio dimettere. continuo le visite, ma nel finire del 2010 decido di farmi operare. Ne parlo con il dottore, ma purtroppo devo aspettare perche il professore che mi doveva fare l'intervento tramite angiografia è impossibilitato per problemi personali e devo aspettare. Non sento problemi di salute a parte qualche crisi, passano i mesi e purtroppo a marzo 2011 vengo colto da un ictus cerebrale. mi portano in ospedale a reggio, non mi sento piu di nuovo braccio e gamba dx, in ospedale dopo un controllo angiotac mi si dice che si è formato un altro aneurisma dietro il collo, domando di che spessore sia e mi viene detto che non sanno.. A quel punto mi meraviglio, per 13 giorni rimango ricoverato, rifiuto l'intervento che mi vogliono fare e cosi dopo 13 giorni mi faccio dimettere. nel frattempo il dott. Ceccotti contatta 2 suoi amici colleghi dell'ospedale Careggi di firenze, cui spiega tutta la mia situazione, mi fissa un appuntamento e a giugno vado a Firenze e incontro i 2 dottori. mi fanno il ricovero e mi iniziano una serie di accertamenti; per ultimo mi fanno l'angiografia, ma prima gli firmo l'autorizzazione e responsabilità perl'angiografia ed eventuale anestesia totale e intervento. Cosi mi fanno l'angiografia e dopo si consultano fra di loro e la decisione è: no all'intervento perchè è troppo rischioso.. Me lo comunicano, mi spiegano il motivo e dopodichè con tanti ringraziamenti e stima dopo 3 giorni mi dimettono. ora dico, a reggio mi volevano operare solo con un'angiotac, a firenze dopo vari accertamenti hanno deciso di non fare l'intervento perchè troppo rischioso.. Io ringrazio eternamente il dott. Ceccotti, lui si chiama Claudio ma io lo chiamo santo perchè se non fosse stato per lui e tutta la sua equipe, compreso tutto il reparto neurochirurgia, oggi non sarei qui. un grazie di cuore a tutti, siete una squadra molto molto eccellente.
da pino mittica con stima e a presto per una visita.

Patologia trattata
Emorragia cerebrale.

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