Dermatologia Ospedale di Catanzaro

Diagnosi sbagliata, spesi un sacco di soldi in farmaci inutili. Trattato come un numero, vado in parafarmacia e in 15 giorni problema risolto.

Il dott. Piefrancesco De Giacomo è veramente un ottimo dermatologo, mi ha visitato accuratamente ed ha scongiurato il peggio, laddove precedente specialista aveva invece bucato il morso d'insetto, diventato bolla, senza alcuna altra visita nè controllo.
Grazie dottor De Giacomo!

Preparatissimi e cordiali. Un elogio in particolare alla professionalità del dottore Rocco Ferri, il numero 1.

Questa triste storia che sto per raccontarvi ha colpito mio padre.
A metà novembre mio padre si reca presso il reparto di Dermatologia del Pugliese Ciaccio per la comparsa di una irritazione cutanea nella zona fronte e petto.
I medici prescrivono una cura per “dermatite atopica”, mio padre la segue ed inizia a peggiorare giorno dopo giorno.
Si reca nuovamente in reparto e, viste le sue condizioni, gli vengono prescritti degli accertamenti più specifici, dai quali poi la diagnosi diventa “lupus eritematoso” con annessa cura specifica per questa patologia.
Dopo aver assunto questa nuova terapia, inizia il nostro calvario, poiché mio padre inizia a trasformarsi fisicamente nel vero senso della parola, arti rigonfi e doloranti, escoriazioni sanguinose su tutto il corpo, perdita dell’udito, insonnia, irritabilità.
Decido di prendere in mano la situazione e decido di prenotare una visita a Roma presso un centro reumatologico specializzato in patologie come il Lupus.
Purtroppo eravamo sotto festività natalizie, per cui abbiamo dovuto temporeggiare prima di avere una data utile e nel frattempo mio padre soffriva sia fisicamente che mentalmente.
Finalmente arriva il gran giorno della partenza per Roma, appena mettiamo piede all'interno dello studio specializzato, dopo una velocissima occhiata del medico, veniamo a conoscenza che non si tratta di lupus bensì di “psoriasi eritrodermica”, diagnosi fatta dopo una fugacissima osservazione visiva del medico (mio padre non si era nemmeno tolto i vestiti)
Per chi non fosse del mestiere trattasi di due patologie completamente opposte e di gravità differente e che necessitano ASSOLUTAMENTE di terapie differenziate.
Da Roma siamo poi sbarcati a Reggio Calabria dalla dott.ssa Giovanna Malara, dirigente medico di primo livello presso l’Unità Operativa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina.
La dott.ssa Malara si occupa in qualità di responsabile del settore di chirurgia dermatologica, di piccola chirurgia e di una nuova metodica non chirurgica, “Terapia Fotodinamica PDT”, approccio innovativo per il trattamento selettivo di neoplasie cutanee non melanoma ed altre affezioni cutanee con modalità non invasiva.
Questo incontro ci ha dato molta speranza, anche in questo caso la diagnosi è stata “psoriasi eritrodermica” e ha proposto nuove ed innovate cure di tipo biologico, presso l’ospedale di Reggio Calabria, unico centro autorizzato dove esercita la sua professione.
Domani affronteremo il primo ciclo di cure, dopo mesi di lotte, attese, sofferenza, errori.
Cari medici, ABBIATE UNA COSCIENZA!

Scrivo questo contributo a distanza di un po' di tempo purtroppo, però ciò non toglie nulla ai meriti di competenza e professionalità del Dott. Rocco Ferri. Infatti la sua esatta diagnosi e cura della malattia di mia madre (artrite psoriasica alle piante dei piedi in seguito ad un forte stress psico-emotivo) e' riuscita a guarirla del tutto dalla sua patologia, grazie anche ai successivi trattamenti di mantenimento da effettuare al bisogno.

E' una struttura discreta con anche buone competenze, ma carente completamente nell'assistenza al paziente e nei servizi offerti. Ci vorrebbe più attenzione al paziente che a loro si rivolge.

Ottima la competenza: mia madre (del 1926) proveniva da altri istituti ospedalieri dove non avevano neppure avuto il coraggio di guardarla.
Appena arrivati al pronto soccorso da subito avevano diagnosticato la malattia, trovato la cura e anche avevano pronosticato l'eventuale pericolo in cui la paziente sarebbe potuta incorrere se noi, subito, non l'avessimo ricoverata. Inutile ricordare che dovunque in Italia dovrebbe funzionare in questo modo, ma questo è un altro discorso! Volevo ringraziare tutti coloro che, semplicemente comunicando con me, hanno saputo confortarmi e tranquillizzarmi:
il Primario; il dottore Ferri; il dottore D'Amico, che è stato il primo a vedere mia madre e a farci capire l'urgenza (lo ricorderò sempre); tutto lo staff medico; la squisitissima caposala che, senza nessun pudore, lavava, disinfettava e coccolava mia madre; le infermiere del reparto; tutti gli infermieri del reparto di medicina dove era ospitata mia madre.
Io sono siciliano della provincia di Ragusa, con esattezza della bella Modica, e mi sono trovato per puro caso coinvolto in questa avventura.
Grazie per avermi offerto la possibilità di questo sfogo.
FRONTE VINCENZO