Dettagli Recensione

 
Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Mi sono rivolto al reparto di Chirurgia Plastica di Catanzaro per mio padre, un tumore recidivo sul naso.

E' stato operato dal primario dott. Abbonante. Nonostante il carattere di urgenza, la visita è stata fissata dopo due mesi dalla prenotazione: in questi due mesi il tumore è cresciuto notevolmente, per cui il naso è stato quasi completamente demolito durante l'intervento. Dalla visita all'intervento sono trascorsi pochi giorni. L'intervento è stato eseguito in anestesia locale a causa dell'età e della situazione di salute di mio padre; questo ha comportato dolori molto intensi.

Per le visite di controllo la segretaria del dott. Abbonante ha cercato più volte di indirizzarmi verso lo studio privato.

La rimozione dei punti è avvenuta direttamente da Abbonante, ma in modo parziale, per cui alcuni frammenti di punti sono rimasti nel naso e si sono riassorbiti con il tempo.

Maleducazione ed alterigia sia da parte di Abbonante, sia da parte della sua segretaria/infermiera.

Patologia trattata
Tumore al naso.

Commenti

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Inviato da francesco abbonante
28 Marzo, 2014
RISPOSTA AL SIGNOR DEMETRIO ROSSI

Egregio signore, e’ doverosa da parte mia una risposta alla sua scortese recensione riguardo il mio operato verso suo padre.
Riassumo le contestazioni da lei mosse al mio operato:
1. la lunga attesa per effettuare con impegnativa la visita presso la struttura di chirurgia plastica da me diretta, lei riferisce due mesi.
2. l’esecuzione dell’intervento in anestesia locale
3. la vastita’ della demolizione
4. la rimozione parziale dei punti nel post operatorio
riguardo la prima contestazione affermo che due mesi di attesa per una prima visita sono da considerare ai vertici, come celerita’ a livello nazionale, in una struttura superspecialistica, Il tempo e’ da considerarsi relativamente breve ed e’ sicuramente ai vertici nazionali per celerita’, d’altro canto sono personalmente io, come potra’ informarsi presso l’ufficio prenotazioni dell’azienda ospedaliera che, di concerto con questo ufficio, aumento il numero di giorni settimanali in cui eseguire un surplus di visite ambulatoriali non appena si superino i due mesi di tempi di attesa, proprio per ridurre questi tempi e, le aggiungo, sono visite che eseguo personalmente io, pur essendo il direttore della struttura.
inoltre bastava che si rivolgesse al suo medico per farsi fare una impegnativa con carattere d’urgenza e sarebbe passato avanti alla lista, d’ufficio.
lei stesso afferma che dal momento in cui io ho preso personalmente visione del caso clinico: sono passati solo pochi giorni per la risoluzione chirurgica della patologia, che ad oggi non si e’ ancora ripresentata. Carcinoma recidivo del naso, recidivo perche’ gia’ operato altrove, senza completa soluzione del problema, preciso, non per colpa del collega , ma come spesso succede, per l’aggressivita’ della patologia,.
in riferimento all’altra contestazione: il trattamento del caso in anestesia locale le rammento che in pazienti defedati, avanti con gli anni, l’anestesia locale e’ la strategia che piu’ si adatta al caso clinico e che da’ maggiori possibilita’ di successo e questa procedura puo’ essere eseguita solo da professionisti di comprovata capacita’. L’alternativa sarebbe effettuare la procedura chirurgica in anestesia generale , molto piu’ semplice per il chirurgo ma che esporrebbe a maggiore rischio di complicanze maggiori quali infarti o accidenti vascolari che frequentemente portano a morte i pazienti piu’ defedati. Lei afferma che suo padre ha provato dolore, ma, suo padre e’ stato sottoposto da parte mia ad una regolare anestesia locale + sedazione cosciente , da parte di un esperto anestesista, e l’intervento è andato in porto senza temute urla da parte del paziente che lei immagina .
Migliaia e migliaia sono i casi effettuati da me in anestesia locale e, le garantisco pressocchè la totalità dei pazienti mi sono grati e sono rimasti a me affezionati.
Poi mi contesta la vastita’ della asportazione , voleva che eseguissi lo stesso tipo di intervento che suo padre aveva gia’ subito e che aveva fatto recidivare la malattia neoplastica ? Vede, egregio signore il cancro cutaneo ha la maledetta abitudine di recidivare molto frequentemente e la sua malignita’ consiste proprio nella sua capacita’ di ripresentarsi , specie dopo asportazioni limitate. Quindi non mi contesti di avere fatto di tutto per guarire suo padre, e dio solo sa quanto spero di esserci riuscito, anche se non posso averne la certezza, da essere umano, quale io sono.
Poi mi contesta ancora, che io, da primario del reparto, dimenticando le mie peculiari mansioni ho visitato suo padre nel post operatorio e gli ho rimosso i punti di sutura in piu’ sedute, come sempre accade, specie negli interventi piu’ demolitivi, per un miglior rispetto del processo di cicatrizzazione. Cosa recrimina? il fatto di essere venuto piu’ di una volta in ospedale, per il bene di suo padre?
E per ultimo si arroga il diritto di mettere in dubbio la mia onesta’ morale affermando che piu’ volte era stato portato a recarsi dal sottoscritto in privato. Vede egregio signore, anzi signore, chi le scrive, pur essendo Direttore di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, non possiede lo studio privato, dove ricevere i pazienti e chiedere pecunia, e penso di essere l’unico chirurgo plastico d’italia a non avere lo studio privato. Io effettuo la visita in attivita’ libero professionale intramuraria , come una legge dello stato italiano consente ed impone e, chi decide a farsi visitare da me, e vuole, per sua scelta, scavalcare la breve lista d’attesa all’ufficio ticket, puo’ recarsi all’ufficio preposto a regolarizzare con l’azienda la visita.
Concludendo, suo padre e stato visitato dal Direttore del reparto, operato da lui, rapidamente, dopo 5 giorni, lo stesso Primario lo ha visitato gratuitamente e gli ha rimosso i punti. Allo stato attuale sembra che suo padre non abbia ripresa di malattia tumorale. Vede quindi, signore, la sua acredine mi ha molto offeso per tutti i motivi che le ho spiegato, le auguro di trovare ancora una volta nella sua vita qualcuno che si tuffi a capofitto nel tentativo di farle del bene in maniera spassionata e le auguro ancora, in quel caso, di maturare l’equilibrio e la cultura per comprendere e, perche’ no, ringraziare per quanto ricevuto. con osservanza.
P.S. non dimentichi di portare periodicamente ai controlli consigliati suo padre, per una completa cura della patologia tumorale.
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