Dettagli Recensione

Neurologia alta complessità- uomini-donne è un reparto di 5 stanze da 2 posti letto e un centro ictus con telecamera fissa da altri 4 posti: totale 14 pazienti, quindi è un reparto relativamente piccolo.
Solo 3 negligenze semplici per farsi un’idea, senza entrare poi nel merito di diagnosi e terapie.
Vedo di persona un conoscente che entra al pronto soccorso dopo un ictus con UN CODICE GIALLO (non rosso per le urgenze), ma questo non c’entra con la neurologia, a rischio di essere visto dopo le prime tre ore, critiche per operare o dare la terapia anticoagulante, che va iniziata il più presto possibile.
Arriva in reparto. I primi giorni ride e scherza, parla e mangia da solo, si muove, ma non può alzarsi. Tre mattine lo trovo che non lo svegli nemmeno a prenderlo a schiaffi, e dorme tutto il giorno riuscendo a stento ad aprire gli occhi, completamente stordito e fuori dal mondo.
1. Il Valium
Le benzodiazepine più che curare, servono a far dormire tranquilli, così stanno bene gli altri e gli infermieri del turno di notte. Danno dipendenze ad alte dosi o dopo 2-3 settimane e sono piene di effetti collaterali.
Dopo una notte insonne, uno è stanco che può dormire anche stando in piedi, il Valium alle 5-6 di mattina non serve a niente. E’ molto facile accorgersene, e distinguere uno che ha fatto la notte insonne e basta. Chiedete a qualsiasi infermiere o farmacista e vi dirà che le benzodiazepine, come il Valium, fanno sempre effetto dopo 10 minuti. Effetto dopo 10 ore è una stupidata emerita che vi raccontano.
Se al mattino il paziente non lo svegliate, non riesce a tenere gli occhi aperti che per metà, parla lento e a basso a voce (disartria complicanza frequente di questa classe di farmaci), è quasi certo che gli danno il Valium alle 5-6 di mattina, cosa senza senso (ma se dorme, non disturba, 2. non mangia, non dèfeca, e non devo pulire niente). Il Valium dà minimo per tre ore di copertura, ma in genere si danno le gocce alle 20.00-21.00 e il paziente dorme tranquillo per tutta la notte.
A volte il Valium non fa effetto, il paziente si sveglia e si ridanno le gocce, alle 12.00 oppure alle 3.00, oppure si aumenta la dose alle 21.00. Ma non alle 5-6 di mattina.
2. il catetere
Nasce per essere chiuso e sterile. Se il paziente è agitato, si alza dal letto e si toglie il catetere da solo, il catetere tocca le parti basse con relative urine, il letto o il pavimento. Ma anche se non tocca niente, il solo contatto con l’ aria è fonte di microbi e batteri, e considerata sufficiente per doverlo sostituire.
Come MINIMO devo cambiare catetere e tubo di raccordo fino alla sacca di raccolta, ma in genere si butta via tutto e sostituisce catetere + tubo+ sacca con uno sterile. Lo sa qualsiasi infermiere, controllare è sempre meglio. Per esperienza.
3. le pastiglie
Mansione dell’infermiere (da contratto nazionale) è anche controllare che la pastiglia sia effettivamente deglutita e non resti in bocca. Specialmente su gente anziana o sotto sedativi, che ha difficoltà a mangiare bere da sola.
Se la pastiglia resta in bocca equivale a non prenderla, se è un salvavita tipo per il cuore o per la pressione rischio l’infarto (e va preso alle ore giuste, non quando me ne accorgo e la faccio ingoiare). Se il paziente si addormenta e ingoia la pastiglia nei polmoni, è anche peggio.
Fate voi.