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Egregio dott. Salvador,

avrei voluto incrociarLa, sia pure per un istante, per esprimerLe tutta la mia gratitudine e salutarLa con una sincera stretta di mano, per l'intervento cui mi sono sottoposta. Lo faccio ora come si fa con un amico sincero o con un amico di vecchia data. E lo dico perché Lei e tutta la sua equipe d'eccellenza dedicate gran parte della vostra vita a persone che non conoscete, eppure lo fate con competenza e gioco di squadra ineguagliabile, sempre attenti a risolvere i problemi.

Stando qui ho capito quanto sia importante operare sulle urgenze e ho dato un senso reale a quella "lista" che arrivava puntualmente di notte, per cui sono stata rinviata per ben due volte (ma tengo a precisare che la mia reazione è stata poco edificante e me ne rammarico).

Sono grata a Mario (Fanelli), mio nipote, che ha scelto di mettermi nelle Sue mani e che La ringrazia a sua volta.

In questo reparto ho trovato umanità e professionalità, a cominciare da Maria, Serena, Leo, a finire a Martina a Ester e a tutti, ma dico a tutti, gli operatori ospedalieri.

Domani vado via, nella struttura di Arco, per la riabilitazione, e porto con me, nel mio cuore, non la sofferenza per il drenaggio o per il malessere generale, ma mi porto il ricordo di tutti gli operatori che si sono prodigati per noi, sempre con generosa disponibilità, grande umanità e soprattutto i loro sorrisi.

Ringrazio di cuore e La saluto cordialmente con un abbraccio.