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COMMENTO NEGATIVO
Desideravo far presente uno spiacevole episodio verificatosi presso il reparto di Radiologia di Vicenza, durante una ecografia effettuata dal Dottore Giovanni Carofiglio alla mia mamma.
La Signora dovrebbe essere stata operata nei giorni successivi per rimuovere delle masse tumorali, si trovava perciò in una situazione di fragilità psicologica e fisica, e noi famigliari stavamo cercando, con la collaborazione massima del reparto di ginecologia (splendidi tutti, dal primario, persona eccezionalmente sensibile ed umana, alla caposala, alle infermiere tutte gentilissime) di fare forza e coraggio alla mamma.
Il Dottor Carofiglio la fa accomodare, legge la TAC precedentemente effettuata dalla mamma e dopo aver fatto un bel po’ di commenti non richiesti, le dice “Signora, lei sa che tipo di intervento dovrà effettuare, vero? Perché una volta morivano anche sotto i ferri, adesso bisogna sempre firmare il consenso prima…”.
Dopo svariati altri commenti (non ha mai smesso di parlare anche durante l’ecografia), chiede alla mamma “Ma Signora, lei li fa i tagliandi? Perché anche le macchine devono farli, … quando sono nuove, anche raramente, ma poi ogni 1000 Km. bisogna farli, altrimenti poi si arriva a queste situazioni qua che non si può più far niente…”.
La mamma è sbiancata e stava per piangere, perché MAI nessuno, nemmeno il primario che la sta seguendo con tanta cura, si era permesso di fare tali affermazioni.
Credo che NESSUNO abbia il diritto di togliere la speranza e la serenità in ogni momento, specialmente nel bel mezzo di una malattia, prima di dover effettuare dei pesanti cicli di chemioterapia ed un eventuale intervento durissimo.
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