Dettagli Recensione
Intervento cataratta
Intervento per cataratta. Primo intervento perfetto, vedo 11/10, così però è difficile guidare.
L'altro occhio ha un principio di cataratta e ho 5/10 per miopia. Anche con gli occhiali vedo una figura grande con dentro una più piccola. Si programma un intervento di cataratta al secondo occhio per adeguare la visione. Quel giorno vanno di fretta, stanno organizzando un congresso. Nemmeno viene fatta una valutazione su cosa veda il primo già operato e cosa veda il secondo, ci si rifà ad una valutazione approssimativa fatta in occasione del primo intervento tre mesi prima. In sala operatoria il medico che opera si mette a discutere se la cornea vada più o meno tagliata con una oculista ospite. Il cristallino artificiale mi viene inserito a forza, dandomi dolore da gridare. Conservo una macchia sulla cornea e mi ritrovo con 7/10. Successivamente il primario cerca di evitare la visita di controllo. La sua valutazione è "con un occhio vede da vicino e l'altro da lontano". Un vantaggio a detta sua.
Commenti
altamarea51@libero.it
Così è stato il mio primo intervento.
Il secondo intervento: pessima organizzazione, trambusto, niente controlli preventivi come niente nei giorni precedenti, tutto viene dato per scontato, c'è fretta. Peggiora la situazione, una dottoressa (non dell'ospedale) che chiede di assistere all'intervento. Il primario che opera dice sì, ma non gradisce. Procede come la prima volta, taglia poco la cornea, la dottoressa dice "io taglio di più"; il primario non vuole essere corretto e posiziona il cristallino artificiale comunque procurandomi male (la prima volta aveva tagliato poco aveva provato ad inserire il cristallino artificiale, ma visto che non entrava, aveva tagliato ancora un altro po' la cornea). La cornea conserva una "contusione". In sè l'operazione è semplice, se routinaria, se fatta in condizioni di minima attenzione, non è un intervento a cuore aperto. L'occhio non percepisce nulla. Io sono capitato in una organizzazione quel giorno totalmente distratta e disorganizzata con persone quel giorno indaffarate e nervose. Eviterei due ospedali, dove non c'è nessuno e dove tutti corrono e si accavallano.
Non serve un luminare. Si passa dal vedere male, al vedere nebbia, e al vedere benissimo (in pochissimi minuti) la lampada che sta sulla testa in sala operatoria. Non si sente nulla, fa più la preoccupazione di pensare a qualcosa che entra nell'occhio, ma l'occhio non avverte nulla... sempre che si capiti in un centro normale dove non organizzano convegni in quei giorni, le persone non saltino procedure, o non ci siano troppi oculisti che vogliono vedere cosa fa un primario.
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