Clinica Medica 3 Ospedale Padova

Mio papà, di età avanzata, è entrato con saturazione 88 e l'hanno riportata a 96, poi però durante la degenza è stato curato male, con specializzandi e un sacco di confusione (ad esempio gli è stato dato il Brufen, lui prendendo la cardioaspirina era meglio non lo prendesse).
Come è finita? Dopo una settimana di degenza mio papà è deceduto per emorragia cerebrale.

Inadeguata diagnosi e terapia in tempi opportuni in paziente anziano. Non é stato trattato l'ictus ischemico.
I medici hanno riferito in modo confuso la diagnosi della Tac cerebrale dicendo prima che era un ictus emorragico, e dopo ischemico.
Gestione delle relazioni con i parenti scadente e poco chiara, direi anche controversa. Troppi medici curanti attorno ad un singolo paziente, con risultato talvolta confusionale.
Assistenza infermieristica poco attenta professionalmente. Trovato parente allettato con ematoma destro a gluteo e addome, con meteorismo importante non trattato, arti superiori edematosi con canula venosa ancora in loco nell'avambraccio destro - e con ferita da strappo del cerotto non medicata.
Caposala non a conoscenza dei diritti del malato e del grado legale di tutela parentale.
Il parente in 20 giorni é deceduto.

Non ho parole per ringraziare il reparto medica terza, in particolare la dottoressa Martini Chiara, che è stata professionale e molto valida anche livello umano.
Operata in laparoscopia dal dr Toniato Antonio, poi lei mi ha presa in carico. Le auguro di cuore che si possa godere la pensione! Ringrazio anche il prof. Roberto Vettor e non da meno gli infermieri.
Grazie, grazie.

Direi che le mie aspettative sono state tutte raggiunte: professionali ed umani, hanno assistito il papà con esiti da ictus e flogosi con molta scrupolosità.

Ringrazio di cuore la dottoressa Chiara Dal Prà per avermi salvato e cambiato la vita.
Ringrazio tutta l'equipe della Clinica medica terza per tutto quello che ho raggiunto. Una vera e propria rinascita.
Grazie a tutti.