Dettagli Recensione

 
Ospedale Galliera di Genova
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Pessima esperienza di parto

Ho partorito nella Primavera del 2017 e ancora ho il ricordo di una bravissima ostetrica (Caterina), che poi purtroppo è dovuta andare via per cambio turno.
Il mio travaglio è durato 24 ore, era il primo parto per me.
Purtroppo l’ostetrica subentrata non è stata al livello della prima, se non per visitarmi era praticamente assente, dal punto di vista morale per sostenermi intendo, o per suggerirmi posizioni più favorevoli a migliorare il mio dolore. Per fortuna avevo seguito un corso di yoga pre parto ed ero “preparata” di mio. Anche se niente in realtà può prepararti al parto.
Quello che non dimenticherò mai è la scortesia della dottoressa Rosselli, ginecologa presente durante parto e travaglio. Purtroppo mi sono sentita dire delle frasi spiacevoli come “se non fosse per lei suo figlio sarebbe già nato” e altre risposte secche e antipatiche che noi donne in questa fase delicata della nostra vita non dovremmo sentirci dire.
Oltretutto mio figlio è nato con associazione d’arto e nessuno, giuro nessuno, me lo ha mai detto o spiegato. Come faccio allora a saperlo? L’ho letto sul foglio di uscita che mi hanno rilasciato. Non sapevo nemmeno cosa fosse l’associazione d’arto e mi sono cercata informazioni da sola su internet e ho capito perché la fatica e’ stata tanta, troppa. Poi in seguito ho scoperto anche che esiste la “violenza ostetrica”, che credo di aver subito.
Successivamente parlando con la referente delle Ostetriche con la quale avevo seguito il corso pre parto, lei mi disse che ero stata un po’ sfortunata perché probabilmente il fatto che ci fosse un’ostetrica molto giovane e una ginecologa al contrario “vecchio stampo,” aveva fatto sì che fosse più presente quest’ultima che non l’ostetrica nelle fasi del travaglio.
Inoltre tante parole sull’allattamento al Galliera e poi non mi hanno nemmeno spiegato come attaccare mio figlio la prima volta (avendo io il capezzolo piatto) e mi hanno liquidata dicendo di usare i paracapezzoli. Un giorno andai alla Asl dove avevo seguito il Percorso Nascita, e una bravissima infermiera pediatrica in 5 minuti mi insegnò ad attaccare mio figlio senza utilizzare i paracapezzoli, spiegandomi anche che lui aveva un pochino il frenulo corto.
Ora aspetto il secondo figlio e, pur avendo la mia ginecologa privata che lavora al Galliera, so già di non voler partorire lì.
Peccato avere un così brutto ricordo del mio travaglio, perché il dolore fisico poi passa, ma le ferite morali no.

Patologia trattata
Parto con associazione di arto.

Commenti

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Inviato da Monica
25 Agosto, 2021
Purtroppo, confermo la descrizione della ginecologa. Il mio parto è stata un’esperienza traumatica che non auguro a nessuno.
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