Dettagli Recensione

 
Ospedale Galliera di Genova
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Parto nel giorno di Pasqua

A distanza di quasi 9 mesi e in procinto di riprendere il lavoro, mi sento di poter condividere con lucidità e obiettività la mia esperienza di gestazione e parto presso l'ospedale Galliera di Genova.

Ho optato per questo ospedale per ragioni di vicinanza e per il numero ridotto di posti in reparto evitando grosse strutture e ospedali "universitari". L'approccio è stato molto positivo, tanto da decidere di non rivolgermi ad un ginecologo privato e scegliendo di essere seguita dall'ambulatorio dell'ospedale. Nei 9 mesi in cui sono stata accompagnata al parto, le visite e gli esami sono stati scrupolosi, dettagliati e caratterizzati da un calore umano principalmente grazie all'eccellente team di ostetriche tra cui non posso dimenticare Barbara, Michela e Lara.
Samuele ha deciso di nascere la domenica di Pasqua e, nonostante il mio terrore di trovare il personale ridotto in una giornata di festa, la professionalità e la bravura delle ostetriche ha reso la giornata davvero speciale. Di più, siamo stati trattati davvero bene e abbiamo ho avuto la fortuna di essere "l'unico parto della giornata". In un momento faticoso ed emozionante le ostetriche, in particolare Laura - che resterà sempre nei nostri cuori - mi hanno guidata assecondando le mie richieste e facendomi stare bene. Ringrazierò sempre oltre alle ostetriche che sono degli angeli, le anestesiste senza le quali non sarebbe stata un'esperienza così "fattibile"! Viva l'epidurale, aggiungerei!
Avrebbe potuto essere un'esperienza da 10 e lode, purtroppo non è stato così perché, durante la degenza di tre notti, le prime due non sono state semplici. La prima è stata molto impegnativa perché il bimbo si è dimostrato sin da subito famelico oltre ogni misura (lo è ancora oggi che è svezzato !) e dovendolo allattare incessantemente non potevo riposare. Trattandosi della seconda notte sveglia dopo una prima di contrazioni e il parto, ero distrutta e ho supplicato di poter lasciare per mezz'ora il bambino al nido, ricevendo un rifiuto perché "altrimenti avrebbe pianto per la distanza dalla mamma". La seconda notte il bambino era ancora più affamato avendo trascorso la giornata a dormire e io, inesperta e distrutta per la terza notte di veglia, faticavo ad attaccarlo e a calmarlo. Il bambino urlava molto e ho chiesto più volte aiuto quando mi è stato fatto notare che "era il neonato che gridava di più del reparto". Prima di andare disperata alle tre di mattina nella saletta a chiedere del latte artificiale (che poi lo ha calmato e fatto finalmente addormentare), ricordo di aver pensato di voler firmare per uscire, prendere un taxi e andare a casa dove almeno avrei avuto aiuto.
Col senno di poi insisterei per lasciare il bambino al nido e pretenderei più aiuto; ritengo fondamentale un po' di riposo nei primi giorni - almeno in ospedale - per poter poi affrontare i mesi a seguire. E' un peccato che succedano episodi di questo genere, ma allo stesso tempo mi reputo fortunata perché ho avuto un parto senza complicazioni, veloce e con una buona ripresa che mi ha permesso di poter gestire un bambino così vorace. Diversamente, le prime notti in ospedale sarebbero state traumatiche.
Ringrazio di cuore tutto lo staff che si è preso cura di noi e sì, se tornassi indietro rifarei tutto il percorso all'ospedale Galliera.

Patologia trattata
Gestazione e parto.

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