Dettagli Recensione

 
Ospedale Galliera di Genova
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

ERCP stent biliare per tumore ai dotti

Premetto che mia nonna era diabetica dall'età di 50 anni circa e da parecchi anni era insulinodipendente, di conseguenza i suoi reni non erano in ottimo stato e da tempo assumeva diuretici per scongiurare l'insufficienza renale.
A settembre 2013 si sottopone a esami del sangue e la cosa che ci salta subito all'occhio e ci fa rizzare i capelli sono le gammaGT alle stelle. Dopo tac, risonanze eccetera, il verdetto: tumore ai dotti biliari. Il medico di famiglia consiglia di rivolgerci a un suo amico gastroenterologo del Galliera, il quale propone uno stent applicato tramite Colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ERCP) per ridurre la stenosi dei dotti provocata dal tumore. Da subito abbiamo detto al dottore che non ci sembrava il caso far operare la nonna, già compromessa fisicamente e che, anche se sapevamo che le restavano pochi mesi, non ci piaceva l'idea di torturarla con procedure che tanto sapevamo non essere curative, ma solo palliative. Il dottore sembrava quasi stupito dalle nostre affermazioni, quasi ci ha fatto sentire in colpa, come se stessimo facendo del male alla nonna, affermando: "eh ma signora lo stent è da fare! Almeno per rendere dignitosa la vita che ancora le rimane!". E così decidiamo di farle mettere questo stent. Il 29 ottobre mia nonna viene ricoverata dapprima in day hospital e portata in sala operatoria. Ci tengo a precisare che mia nonna ha sempre avuto un discreto appetito e che quella mattina voleva una brioche alla crema! Dopo l'intervento esce un medico che ci spiega che la situazione era peggio di quello che si aspettavano e che secondo lui era necessario applicare un drenaggio esterno, ma che avrebbero valutato la cosa nei giorni successivi. Dopo 3/4 giorni tramite ecografia vedono che lo stent era tappato, infatti la bilirubina nel sangue si alzava invece di scendere (prima del ricovero era 2,3, in pochi giorni è arrivata a 13 e passa). Passano i giorni e tutto tace, continuano a prelevare sangue ma 'sto benedetto drenaggio continua a non essere fatto e intanto la bilirubina si alzava e i suoi reni soffrivano. Dopo 10 giorni dall'intervento mia nonna comincia a vomitare ad avere conati e a non alzarsi più dal letto, diventa inappetente, ma nessuno si preoccupa di niente, anzi, davamo fastidio quando chiedevamo spiegazioni! Eh è normale! Cosa pretendete... Come dicevo all'inizio, mia nonna assumeva regolarmente diuretici perché rischiava insufficienza renale grave ed edema polmonare, prendeva il lasics più un diuretico più forte che si chiama zaroxolyn. La cosa curiosa è che i medici non sapevano cosa fosse lo zaroxolyn e non ne avevano a disposizione, così abbiamo provveduto a portare il farmaco da casa poiché a maggio, in seguito alla sospensione di questo farmaco, aveva avuto uno scompenso e quindi ci siamo raccomandati più volte che nonna doveva assolutamente prendere lo zaroxolyn. Ebbene, parlando con un'infermiera (una delle poche disponibili) ho scoperto che erano giorni che mia nonna non prendeva più il suddetto farmaco, avevano modificato la terapia e le davano solo il lasics. Dopo una ventina di giorni dall'intervento le mettono il drenaggio esterno che drena la bilirubina all'esterno e che fa il suo effetto; infatti il colorito diventa meno giallo e lei accusa meno nausea e prurito. Troppo tardi però, ormai la bilirubina l'aveva intossicata e i suoi reni hanno smesso di funzionare, per giorni è stata alimentata con le sacche, le hanno applicato il cerotto di morfina, l'hanno riempita di sedativi e antidolorifici! Il 20 novembre alle 18.40 mia nonna ha chiuso gli occhi per sempre.
Sono consapevole del fatto che sarebbe morta lo stesso, ma credo anche che se non si fossero accaniti tanto, avremmo trascorso ancora un Natale insieme e lei avrebbe avuto la sua brioche alla crema! Quella che ha fatto secondo loro è una morte dignitosa??? Imbottita di morfina e sedativi??? E perché hanno interrotto la sua abituale terapia senza informarci???
Concludo parlando del personale infermieristico, su tutti ce n'erano due che svolgevano il loro lavoro con professionalità; le altre si mostravano scocciate alle nostre richieste e si infastidivano perché chiedevamo di farle le notti.

Patologia trattata
Tumore ai dotti biliari in paziente di anni 85 diabetica.

Commenti

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Inviato da Caterina
28 Dicembre, 2021
Tutta la mia comprensione e affetto. Ho passato situazioni che oserei dire 'fotocopia' quando ancora l'emergenza pandemica non esisteva. Incompetenza, negligenza e spocchia, queste le principali 'qualità' che vigono in alcuni reparti ospedalieri di Genova.
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