Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Palermo
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Diagnosi tardiva

Scrivo questo perché sia utile ad altri per scegliere e decidere dove curarsi e, per la mia esperienza, assolutamente andare altrove.
A Novembre mio padre ha fatto uno dei soliti controlli per epatite qui, dove era in cura da diciassette anni. Gli hanno detto che non c'era nulla.
Tre mesi dopo ero seduta su una sedia blu davanti a un medico del reparto, il quale mi informava che mio padre avrebbe avuto giusto poche settimane di vita. E me lo diceva come se dicesse: stasera non vengo a cena. Infastidito dalle mie domande, anche.
Il medico me l'ha detto su mia richiesta, sono entrata nella sua stanza bussando, perché nessuno era venuto mai spontaneamente a darci notizie in tre giorni di ricovero: "Ah, Tizio, sì, venga!” mi ha detto quando ho bussato: "Devo parlare con voi!". Ah sì, devi parlare con noi? E com'è che non hai mai fatto i due passi che ti separavano dalla stanza di mio padre? Eravamo tutti lì, sai? Ad aspettare te.
Mentre me lo diceva, ha anche risposto al telefono con tono allegro: chissà cosa gli avrà detto, l'amico con cui parlava. Io ero sulla sedia blu. Quando ha chiuso, mi ha fatto capire che dovevo andarmene, mi aveva già dedicato troppo tempo. Va bene? ha chiesto. No, non va bene. Un tuo paziente decennale sta morendo per un tumore che tu hai avuto tutte le possibilità di vedere e che, se preso in tempo, si sarebbe potuto curare, e chi avrebbe dovuto vederlo sei tu ma non l'hai visto e non va per niente bene: va malissimo – e la responsabilità di chi è?
Noi familiari avevamo visto che nei mesi precedenti dimagriva: ma si curava qui regolarmente, veniva al policlinico ogni sei mesi con le sue analisi e gli dicevano che stava bene – ma se lo vedo io che dimagrisce com'è che tu, medico che conosce il paziente da diciassette anni, non te ne accorgi?

Patologia trattata
Epatite, epatocarcinoma.

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